GERANO

Gerano è un borgo laziale facente parte della città metropolitana di Roma. E’ sorto su un colle tufaceo e si trova a cinquecento metri di altezza. Le sue origini sono misteriose, forse era un antico catrum romano. Il suo massimo sviluppo si ebbe in età medievale. In località Collevecchio colpisce la chiesa di santa Anatolia risalente al sesto secolo, che è stata ristrutturata nel cinquecento e ampliata. Un tempo in questa area si svolgevano le prime fiere del bestiame e dei prodotti agricoli, poi  divenuta meta di pellegrinaggi religiosi di rilievo. Ogni anno a luglio davanti al prato della chiesa si svolge la fiera, nata ufficialmente nell’ottocento. Si tratta di una fiera in cui sono esposti prodotti della terra e capi di bestiame  tipici dell’allevamento locale. Santa Anatolia è la patrona degli zingari e la fiera attira un numero considerevole di gruppi etnici slavi di tradizione nomade.

Gerano, che fa parte della comunità montana dell’Aniene,  con le sue fontane, i suoi palazzi signorili, accoglie anche in aprile la infiorata più antica di Italia dedicata alla madonna del cuore. Esiste in questo borgo il museo della infiorata che fu ispirata da un dipinto miracoloso, opera di Conca. Si usano foglie di piante di vario tipo e petali colorati veri.

Gerano ospita un museo unico in Italia quello delle antiche scatole di latta. E’ un museo permanente inaugurato l’11 novembre del 2000. E’ nato per volontà della fondatrice Marina Durand che aveva in origine una collezione privata iniziata per caso dopo una vista in alta Italia a una zia che aveva offerto dei biscotti in una scatola di latta molto elegante e particolare. Da allora si sono aggiunti altri oggetti d’epoca di uso quotidiano di altri accaniti collezionisti. La fondatrice ha cercato scatole in cantine, mercatini, negozi dell’usato. La raccolta parte dall’ottocento quando si diffusero le prime scatole che divennero di moda per arrivare al 1950 circa. La catalogazione riguarda scatole di cioccolatini, biscotti, cacao, caramelle, dolcetti, torte ecc. la raccolta eccentrica racchiude più di mille scatole diverse per lo più italiane ma anche francesi, inglesi, che abbracciamo un secolo di storia italiana. Si può ripercorrere tranquillamente la storia nazionale. Ci sono scatole dell’epoca della prima guerra, della seconda, del fascismo, del boom economico, della campagna di Africa. Una confezione del 1929 porta la firma del poeta D’Annunzio.

Il museo che ha l’aspetto di un vecchio negozio del passato situato nel centro in una abitazione privata  ha una esposizione in ordine cronologico a tema. Gli oggetti sono divisi per tema: Savoia, Anno santo,  Natale, feste ecc. gli oggetti sono raggruppati anche per marchi e ditte. Esiste un archivio delle ditte e delle tesi di laurea sul tema . Le raffigurazioni sono fantasiose e originali. Ci sono scatole a forma di cestini ecc. il museo fa la storia delle scatole e troviamo pure una biblioteca con libri italiani e esteri sul tema e varie pubblicazioni. Il museo spesso ospita mostre tematiche itineranti e sono affrontati temi storici. Si possono fare alla fine degli acquisti. Il museo è gratuito anche se richiede una assidua manutenzione. Si richiede una prenotazione su un cellulare.

Ester Eroli

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.