PREDE

Shot of an attractive mature woman relaxing on the sofa at home

Le donne negli ultimi tempi sono divenute come prede a cui si da la caccia. Le giovani donne sono state da sempre considerate prede ambite, inseguite, braccate da uomini di ogni età per via della loro pelle di pesca e del corpo sodo e il seno pieno. Anche ragazze di buona famiglia schive e timide sono state insidiate, insultate, osservate, scrutate, corteggiate, guardate con sospetto, assediate. Molti uomini si sono comportati bene, altri si sono comportati da veri mascalzoni incapaci di rispetto che hanno finito per insozzare persino un sentimento puro e semplice come l’amore. Le donne frizzanti, autonome, indipendenti, capaci di viaggiare da sole sono guardate con diffidenza ancora oggi e sono giudicate delle prede al pari delle altre, senza alcuna differenza. Le donne leggere, compiacenti sono quelle apprezzate e desiderate ma sempre definite delle prede sia pure diverse, più appetibili. Le donne intelligenti che non vogliono essere considerate prede di solito disturbano i maschi. Le donne che vivono sole che non hanno bisogno di un compagno sono guardate a distanza.

Di solito gli uomini si riuniscono in branco, complici per raggiungere una preda vistosa. Fiutano il vento come i lupi in attesa del passaggio della donna oggetto, della cosidetta selvaggina. Sono frequenti ai nostri giorni gli stupri di gruppo fatti da giovani gaudenti che amano la vita facile. Le donne  hanno poco valore, sono merce di scambio. I rapporti che si intessono con le prede-bambole sono aridi poco amorosi, ambigui e fragili.  Le vie di città, le sale da ballo, i bar, i locali sono i luoghi dove si reclutano le prede che vengono poi spartite, divise o sono oggetto di liti selvagge e sparatorie. Molte possono essere le ragazze contese, prese di mira, braccate. Si va alla caccia senza un programma per poi raccontare l’ avventura ad amici fidati.

Ci sono molti ragazzi che si contendono una unica donna di un paese, e non guardano neppure le brave ragazze serie che languono dietro i vetri della propria cameretta. Le prede più ambite sono quelle belle, disinibite, affascinanti.

I giovani solo se sono all’estero magari mostrano amicizia e comprensione verso ragazze connazionali evitando di considerarle prede. I compaesani sono più comprensivi.

In verità sono le donne mature quelle considerate più prede delle altre. Molti uomini, persino ragazzi le corteggiano per carpire soldi, fiducia, esperienza. Una donna piacente, di mezza età, colta, con un lavoro prestigioso e una ottima posizione sociale è una preda ghiotta, facile da circuire. Gli uomini anche giovani pensano di metterla nel sacco, di farla capitolare dopo alcuni complimenti e parole melliflue. Un gioco  ambiguo che può diventare pericoloso. La donna matura viene spogliata dei soldi, derisa, maltrattata e poi lasciata senza pietà. In fondo per certi uomini è un oggetto di piacere e trastullo come un altro.

Questi uomini del nostro tempo dovrebbero imparare a considerare le donne partendo dalle loro madri e sorelle. Possiamo chiedere a questi uomini se sono contenti se qualcuno considerasse preda  la madre o la sorella o la nipote.  Sono uomini che magari per le loro donne esigono rispetto, ma anche le figlie degli altri meritano rispetto e comprensione.

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