Il vino di riso è una bevanda alcolica che si ottiene con la saccarificazione del riso, ma deve essere un riso colloso che contiene molto glutine. Viene prodotto nelle Filippine, in Indonesia, in Cina e in Giappone. Si tratta di una antica tradizione asiatica che lo usa per piatti tipici e ricette. Il processo per realizzarlo è semplice e lungo, e si può fare in casa. Oltre al riso ci vuole, la farina, il lievito e l’acqua calda. il riso va cotto a vapore e lavato con l’acqua calda con l’aggiunta dopo di lievito, meglio cinese, e farina. Va conservato in frigorifero e se si toglie dal frigo per molto tempo diventa aceto, in Giappone si sua molto come aceto . si usa per marinare, friggere, per il brodo. Ci sono vari tipi quelli meno dolci, e dal colore marrone trasparente.
Di solito però ha colore ambrato, sapore secco e dolce, con alta gradazione che arriva a venti gradi. Si usa per insaporire gli alimenti come carne, maiale, pesce, gamberi, pollo, vongole, ravioli. Si può bere prima dei pasti, dopo, a merenda accompagnato da sherry e snack, va conservato in un posto fresco con il tappo e dura mesi.
In passato in Cina si conservava in vasi di argilla con l’aggiunta di caramello e frumento, veniva fermentato con n metodo specifico e poi filtrato. I bambini lo sotterravano e da grandi lo tiravano fuori per festeggiare avvenimenti importanti come nozze e compleanni.
Ester Eroli