PRIAPO

Priapo era una divinità greca, adorata nel periodo di Alessandro magno, e poi romana, figlio di Dioniso e Afrodite. Era nato brutto, con un enorme fallo, debole di mente per una maledizione di Era gelosa di Afrodite. Il dio era simbolo dell’istinto e della fertilità e della lussuria, infatti fu espulso dall’olimpo per aver tentato di stuprare una ninfa ubriaco. La sua immagine si usava nelle feste e nelle case patrizie contro il malocchio e l’invidia.

Dal nome di questa divinità viene il nome della malattia detta priapismo che è per gli uomini una erezione prolungata, dolorosa, anomala  dalle quattro alle sei ore, che compromette la vita di relazione, l’andare a cavallo e praticare alcuni sport e che avviene pure dopo l’orgasmo . L’erezione involontaria priva di eccitazioni e stimoli sessuali può riguardare i bambini, ma in questo caso può dipendere dalla anemia, e gli adulti alle soglie dei cinquanta anni. Esistono tre tipi, quello ischemico, doloroso  dove il pene è rigido per mancanza di sangue e il glande è  morbido, quello arterioso dove il pene è caldo, eretto non rigido , indolore perché si ha un flusso eccessivo di sangue, quello psichico che si ha per ragioni di stress, malattie nervose, depressione.

Le cause possono essere molteplici: uso eccessivo di farmaci, di antidepressivi, emofilia, diabete, talassemia, infezioni, allergie, punture di ragni, scorpioni, insetti, abuso di farmaci per la disfunzione erettile,  uso di droghe e alcol, trauma ai genitali, incidenti, problemi urologici, fattori piscologici, tumori, anomalie anatomiche, anoerismi, disturbi ematologici, infezioni urinarie, problemi al midollo spinale, malattie genetiche, uso di stimolanti, malattie vascolari e neurologiche, anemia, leucemia, psicosi, uso di anticoagulanti, uso di veleni, cistiti, cancro alla prostata, prostatiti, problemi alla uretra, lesioni midollari ecc. Si può avere una rigidità totale o parziale. Esiste pure un priapismo intermittente con episodi più sporadici. La malattia cronica, molto rara, può portare alla necrosi, alla impotenza, alla cancrena. I sintomi sono vari dolori, contrazioni, sudorazioni notturne con varie complicazioni. Ci possono essere casi di recidiva dopo la cura.

Si può risolvere con l drenaggio del sangue, con intervento di chirurgia sia in anestesia totale che parziale a seconda della gravità, con iniezioni locali. Nei traumi meno importanti bastano impacchi di ghiaccio, flebo. Bisogna intervenire subito per evitare danni ai tessuti. Sono utili per guarire anche delle infiltrazioni praticate da un urologo. Per placare il dolore vanno bene gli analgesici e gli oppiacei. La malattia, che può portare a delle fistole, si individua con l’emocromo, l’ecodoppler e screning farmacologico. Sono validi anche i lavaggi con alcune efficaci soluzioni. Appare più frequente il priapismo ischemico.

Dopo l’operazione la convalescenza dura alcuni mesi.

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