Il monastero di santa croce del corvo si trova nella frazione di bocca di Magra, nel comune di Ameglia, in provincia di La Spezia, in via santa croce al confine con il litorale della Versilia e con lo sfondo pittoresco delle alpi Apuane.
Secondo alcuni documenti storici nell’anno mille esisteva una cappella piccola con un crocefisso ligneo di valore gestita da frati eremiti. Il monastero fu costruito su questa area sul promontorio di santa Croce e Caprone nel febbraio 1176 per volontà del vescovo Pipino Arrighi, vescovo di Luni. Il terreno fu donato da una ricca famiglia locale a un monaco probabilmente benedettino. Fu dedicato alla croce e al beato Nicodemo. Poi il santuario passò nelle mani dei monaci benedettini della chiesa di san Michele di Pisa sotto la guida dell’abate Pietro. Venne anche eretta una torre di avvistamento per proteggersi dalle incursioni della repubblica di Genova perennemente in lotta con la zona di La Spezia.
Dopo il monastero venne abbandonato e nel medioevo il crocefisso venne portato a Sarzana. Si dice che anche Dante passò in questo luogo prima della sua decadenza. Poi nel XVII secolo venne restaurato e aperto al culto per volontà di alcuni monaci eremiti. Successivamente divenne di proprietà del demanio e poi fu venduto a una famiglia di industriali del marmo Fabricotti che qui fece la sua residenza abituale. In questo periodo si aggiunsero opere di stile barocco, il castelletto neogotico, il parco di dieci ettari con terrazza panoramica. L’edificio con la balconata sulle scogliere marine dava sulla foce del fiume Magra dove c’era una spiaggia adatta per le passeggiate. Si aggiunse pure un reliquiario prezioso. Dopo il fallimento della famiglia passò al monte dei Paschi che lo cedettero ai frati carmelitani. Nel 1952 i frati carmelitani scalzi ne fecero un centro di accoglienza adatto per ritiri spirituali. Durante la guerra fu sede di un comando tedesco e subì saccheggi.
Il centro è noto per gli studi danteschi, per la cappella del seicento, per il crocifisso ligneo di stile bizantino di grande valore artistico.