Puzzle

La parola puzzle viene dall’inglese e risulta essere un anglicismo entrato pure nella lingua francese e in altre lingue nel senso di rompicapo. Si tratta infatti come sappiamo di un noto gioco da tavolo. Non tutti sanno che nasce ufficialmente nel settecento per volontà di un famoso incisore di Londra.  All’inizio i pezzi da incastrare venivano usati per creare paesaggi e immagini a tema geografico. Tavole di legno pregiato dipinte alla fine riproducevano fedelmente località e città importanti. Si usavano legni di valore come noce¸  cedro¸ mogano e per questo motivo i prezzi erano elevati e pochi potevano veramente permettersi questo passatempo. Nel 1910 si dette più valore ai procedimenti di incastro. Negli anni cinquanta il cartone più economico ha sostituito il legno. I puzzle successivamente si sono ispirati a altri soggetti oltre quello geografico come fiori¸ animali¸ personaggi storici¸ politici¸ scene di vita quotidiana ecc. e si sono diversificati i materiali. Sono poi mutate le dimensioni. Si sono creati nel novecento puzzle giganti con 20 mila pezzi  e oltre. Si sono riprodotti scene di film¸ quadri celebri¸ volti di attrici ¸personaggi di Disney¸ ecc. negli ultimi tempi si sono riprodotti monumenti e le meraviglie del mondo come il colosseo¸ la grande  muraglia ¸ panorami¸  disegni celebri ecc.

La forma in genere rettangolare è stata modificata in tonda¸ ellittica ecc. Ci sono pure quelli di forma tonda a palla che hanno un piedistallo. Alcuni sono double face¸ altri addirittura numerati o tridimensionali.

Per i bambini sono stati creati puzzle in polisterolo e plastica.

In commercio se ne trovano molti¸ venduti pure online¸ fatti di materiale di scarto o riciclati. Di solito sono incollati.

 

Ester Eroli

 

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