Selvaggi turisti

Il turismo sta prendendo sempre più forme ossessive ed esasperanti. In passato si visitavano le città d’arte con calma, le città di mare, i musei, i paesaggi, i fantastici scorci panoramici di certe regioni. Si ammirava la natura, si assaporavano i prodotti locali. Si facevano delle tappe obbligate. Ci si muoveva anche per assaggiare i prodotti locali e i vini. Ad attirare non erano solo i laghi, il profumo dei dolci ma anche l’arte e la cultura. Ora non si cerca più una sensazione di benessere. Si vogliono fare viaggi estremi, selvaggi, pieni di rischio, stancanti, allucinati. Alcune moderne guide turistiche propongono visite nei penitenziari, nei manicomi criminali, nelle cliniche psichiatriche di una zona, nelle distese del deserto, nelle fogne, nelle miniere, nelle gallerie sotterranee, nei rifugi antiaerei, nelle chiese diroccate e abbandonate, nei castelli infestati di fantasmi, negli acquedotti, nelle cloache, nei tuguri. Il moderno turista più che attratto dalla bellezza sembra attratto dalla turpitudine, dalla lordura. Ama aggirarsi fra le capanne, nella spazzatura come se dovesse realizzare un documentario, un reportage, come se dovesse fare un dossier, una inchiesta. Si va in certi paesi non per assaggiare il latte di cocco ma per aggirarsi nei villaggi riarsi dal sole. Ci sono poi i turisti più morbosi che amano visitare i luoghi che sono stati scenari naturali di crimini evidenziando un gusto per l’orrido e per il macabro. Fotografano ogni particolare e si portano a casa dei ricordini che poi magari incorniciano. Rubano delle sabbie e riempiono le valigie di sassi e pietre pesanti. Invece di comprare oggetti ricordo e cartoline rubano in giro reperti di ogni tempo senza rispetto per la gente e la natura. Sono turisti indisciplinati difficili da gestire che purtroppo sono sempre più numerosi. Ci sono turisti selvaggi che sono andati vicino a commettere un reato, ignari delle conseguenze dei loro gesti. Molti consapevoli hanno occultato gli oggetti presi i e hanno coperto mentendo persino alle autorità. Hanno nascosto reperti archeologici, abiti antichi senza comprare classici souvenir. Turisti vanitosi si sono fatti fotografare davanti a case scenari di femminicidi atroci. Molti invece di visitare un anfiteatro romano, una cattedrale hanno preferito indugiare davanti a un locale teatro in passato di una rissa furibonda. la luminosa cultura sembra sia stata messa da parte a vantaggio di un turismo veloce, non di classe, di un turismo mediocre e grossolano. In estate invece di visitare località amene sul mare vestiti di bianco si preferisce addentrarsi dentro rocce taglienti bardati di corde pesanti.

A tutti i turisti moderni si rimprovera questa superficialità questo gusto per l’orrido e il proibito che può alla lunga anche essere nocivo per sé e gli altri.

 

Ester Eroli

 

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