Spiegare la tecnologia agli anziani

I tempi sono cambiati e la tecnologia avanza imperterrita mutando la nostra vita, essa corre veloce senza darci il tempo di apprendere, di assimilare, di capire. Tutti ostentano cellulari di ultima generazione, tablet, televisioni moderne. Bisogna solo accettare rassegnati i mutamenti. La gente anziana non riesce ad adeguarsi, non riesce a valutare attentamente la portata di una novità, di una invenzione. Ognuno è cosciente di salire nella considerazione degli altri nel momento in cui possiede attrezzi sofisticati di ultima generazione. La pubblicità stessa ci esorta a comprare sempre nuovi strumenti. I robot stessi fanno il loro tentativo di approccio nella nostra esistenza. In futuro avremo baby sitter robot e badanti. Non ci saranno più rapporti umani genuini segno del nostro fallimento come umanità . Sprecheremo denaro solo per comprare sofisticati apparecchi e che riteniamo erroneamente indispensabili. Ci convinciamo di non poter fare a meno delle chat e di internet.

Spesso gli anziani alla ricerca della ultima occasione si fanno convincere a comprare nuovi oggetti ma scoprono che gli addetti alle vendite non hanno nessuna intenzione di spiegare il loro funzionamento. Vogliono vendere a scatola chiusa. Con il sorriso sulla labbra, con assoluta familiarità consegnano gli oggetti tecnologici come se dall’altra parte ci fossero tutte persone molto esperte. Gli oggetti tecnologici non vengono neppure provati. Nessuno fa sapere a un anziano come funzionano certe cose. Allora l’anziano deve solo leggere le istruzioni spesso inconcludenti e spesso in inglese. Ogni anziano alla fine deve approfittare della disponibilità di un amico, di un nipote, di un figlio per farsi spiegare il dannato funzionamento di un elettrodomestico o altro. Ai commessi sembra impossibile che una persona non ci capisca nulla, per loro è tutto naturale, normale, tutto facilmente risolvibile. Spesso vengono date spiegazioni a metà, incompiute che confondono solo di più le idee.

Si da solo la caccia ai clienti senza pensare a nulla, invece bisognerebbe interessarsi anche dei clienti anziani, anche perché ormai la popolazione sta invecchiando. In fondo nei negozi non c’è nulla di male a dare delle spiegazioni dettagliate.

 

Ester Eroli

 

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