Stupirsi

Siamo burattini tenuti in piedi dai fili dell’orgoglio, del pregiudizio. Siamo duri, inflessibili, non ci lasciamo intimidire da nessuno per gustare a pieno l’esistenza. Se stiamo bene in salute, economicamente godiamo in silenzio del litigio sociale e cosmico. Siamo convinti di essere perfetti per questo per superbia non salutiamo nemmeno i vicini di casa, no abbiamo bisogno di loro. Loro si rassegnano a vivere una vita banale, ordinata mentre la nostra è una vita perfetta, elettrizzante, pazzesca. Assecondiamo i nostri bisogni, desideri che appaghiamo e detestiamo i rifiuti. Ci liberiamo delle cose  che ci danno fastidio per essere più leggeri, per restare sospesi fra le nuvole dei nostri sogni. Seguiamo l’istinto per ritrovare noi stessi. Non chiediamo mai aiuto a nessuno, non abbiamo motivo di affidarci agli altri anche quando il destino ci volta all’improvviso le spalle. Facciamo volentieri a meno anche dei sogni ambiziosi. Ogni giorno abbiamo lo sguardo spento, pensieri banali mentre passiamo dentro la stazione. Non vediamo la bellezza di un tramonto, di un bambino di colore, di un cartellone pubblicitario. Il nostro spirito di osservazione si è attutito.

Ci lasciamo guidare per mano dalla abitudine. Non ci chiediamo più niente, non pretendiamo più niente solo la fine di una lunga giornata di lavoro. Non ci lasciamo corrompere dalla bellezza del mondo, contaminare dal sorriso innocente di un bambino. Siamo indifferenti, attaccati solo al nostro io sacro.

Abbiamo perduto forse per sempre la capacità di stupirsi e la stanno perdendo purtroppo anche i bambini che danno tutto per scontato. Così si resta con la faccia impassibile anche davanti a una rapina sanguinosa ma ormai non ci meraviglia più nulla. Si può parlare con disinvoltura di uccisioni, ammazzamenti tanto sono lontani da noi.

 

Ester Eroli

 

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