Vajra è un termine sanscrito che significa diamante ma anche fulmine dal significato chiaramente simbolico. La parola letteralmente significa veicolo del diamante che si riferisce¸ nella cultura buddista¸ alla purezza e forza dell’iniziato ormai protetto e imbattibile¸ e alla sua mente illuminata indistruttibile. In Cina¸ in India¸ nel Tibet¸ anticamente presso i sumeri e greci e nei rituali induisti la vajra era un’arma che colpiva come un fulmine e il suo nome ricorda il fenomeno naturale del filmine. Fulmine che si sprigionava dallo scettro del greco Zeus re dell’olimpo¸ e dal tridente di Giove¸ e dal martello del dio Thor re del tuono. Indra il re degli dei portava questa arma come Zeus simbolo di indistruttibilità. l’arma era un oggetto legato alla guerra e al potere almeno nella filosofia buddista. era il simbolo del cammino spirituale degli iniziati. Con tale arma essi distruggevano i nemici interiori legati all’ego smisurato. La vajra è un’arma magica che torna indietro e ritorna verso chi la impugna. Si tratta quindi di un’arma potente¸ incorruttibile¸ indistruttibile simbolo di saggezza e in certi casi rappresenta l’unione della natura maschile e femminile.
Nella iconografia delle rappresentazioni buddiste molte sculture raffinate riproducono questa arma accompagnata dalla pietra del turchese. Nella pittura e nella scultura molti asceti sono rappresentati con l’arma in mano¸ alcuni nella mano destra altri sinistra con diverso valore spirituale.
Secondo alcune tradizioni tale arma sarebbe stata realizzata con le ossa di un asceta e sarebbe simbolo del vuoto cosmico. la sua forza è il simbolo della energia psicofisica della meditazione ascetica.
La vajra doppia la indossano solo quelli che hanno padronanza dei fenomeni magici e spirituali.
Ester Eroli