In Italia appare evidente la presenza di un elemento negativo, che ci colloca negli ultimi posti nelle classifiche mondiali: l’assenza di una vera cultura e politica antisismica.
In Italia predomina l’atteggiamento lassista. Le abitazioni spesso si costruiscono in zone instabili, soggette per natura a smottamenti, in zone argillose, soggette a frane, in prossimità di fiumi e torrenti, vicino al mare, sotto i ponti e viadotti, vicino alla ferrovia, lungo i pendi e le costruzioni realizzate appaiono tutte prive di specifici accorgimenti antisismici. Solo negli ultimi tempi, a causa di calamità naturali di vaste proporzioni, si sta ponendo l’accento su questa problematica attuale. In Giappone, la zona più sismica del pianeta, da tempo le costruzioni sono realizzate per evitare l’impatto sismico.
Tuttavia esiste un comune nel nostro paese che si è molto attivato su questa strada ottenendo risultati significativi. Cerreto Sannita, in provincia di Benevento, nella zona nuova ha prodotto costruzioni dotate di notevoli accorgimenti antisismici. Ad esempio le cantine hanno una copertura a volta, le camere da letto sono al piano inferiore, le parete e le murature sono spesse, capaci di resistere a spostamenti sia ondulatori che sussultori, strade larghe, piazze grandi sono state create per consentire, in caso di calamità, il dispiegamento pieno delle forze di soccorso.
In tempi di crisi economica i comuni non possono permettersi il lusso di costruire palazzi e case con sofisticati sistemi antisismici ma possono comunque seguire semplici accorgimenti. Seguire semplici regole in alcuni casi è doveroso e necessario, anche per salvare vite umane. Invece la corruzione porta alla costruzione di scuole prive di pilastri di sostegno, di ferro e cemento che si sbriciolano come biscotti alla prima scossa di terremoto. Alcune tragedie potrebbero essere evitate.
Ester Eroli
Terremoto Abruzzo – Le responsabilità dei politici (Presa Diretta 13/09/09)