Ogni famiglia ha i suoi equilibri, i suoi segreti, i suoi problemi, le sue gioie, la sua segreta quiete, le sue debolezze . Tuttavia nelle famiglie con più figli, magari quattro o cinque, spesso si verifica un fenomeno strano. Il primo figlio, il primogenito, specie se maschio, si innalza sugli altri con forza. Si considera il punto di riferimento sicuro dei fratelli più piccoli, depositario dell’antica tradizione e saggezza della famiglia. Alcune volte traspare subito il suo senso di superiorità, la sua visione particolare del sistema familiare. Nella sua tranquilla compostezza il primo figlio si sente potente. La sua potenza costruita a tavolino magari solo nella mente. Con impazienza e nervosismo vede i fratelli crescere. I fratelli più piccoli dal conto loro hanno rispetto e soggezione di lui. Con vivacità il primogenito si affaccia alla vita convinto di essere una valida guida per gli altri. Quando magari i fratelli, che lui giudica mediocri, fanno strada si sente a disagio. Alcuni primogeniti non hanno il coraggio di scendere dal loro piedistallo dove ci sono saliti da soli. Non hanno la forza di capire che anche gli altri sono cresciuti e sono pronti a riprendersi il loro posto nel clan familiare. Alcuni primogeniti continuano l’atteggiamento di superiorità nel tempo, come se sfidassero il mondo. La fierezza del figlio grande si traduce in molti strani comportamenti. Capita che pretendano di gestire la vita sentimentale dei fratelli, il loro conto in banca. I fratelli più piccoli se sono fragili talvolta soccombono, altre volte invece si ribellano. Anche da vecchi i fratelli maggiori hanno un atteggiamento protettivo. In alcuni casi invece si arriva a veri comportamenti superbi. I più piccoli non sono considerati, vengono guardati dall’alto in basso come se avessero un altro cognome e appartenessero a una razza diversa. Si arriva spesso a degli eccessi, magari costringendo il fratello a vendere la terra confinante alla propria. Alcune volte sono i genitori, la madre a dare più importanza al primogenito finendo per viziarlo . I genitori dovrebbero invece considerare i figli tutti uguali.
Ester Eroli