Flussi migratori

Flussi migratoriNei secoli passati molti italiani hanno trovato soluzione alla mancanza di lavoro in patria andando a vivere in altre nazioni, magari in America dove hanno appreso l’importanza del denaro, del ruolo sociale. Molti sono andati via poco convinti, rattristati. Hanno sentito la nostalgia, la mancanza della propria terra, hanno continuato a scrivere cartoline illustrate a mantenere i contatti con la patria di origine, si sono rifrancati, commossi quando hanno sentito una canzone italiana, hanno rammentato il passato con i paesani, hanno insegnato ai loro figli la propria lingua madre . All’estero si sono organizzati con forza , hanno lavorato duro senza paura, hanno rispettato le leggi, hanno educato i loro figli al rispetto, hanno aumentato le loro sostanze. Gli italiani all’estero si sono distinti per ingegno, per lealtà e schiettezza, si sono rimboccati le maniche, senza spaventarsi, hanno tirato avanti. La fama di bontà degli italiani non si è mai offuscata. Le nazioni accoglienti hanno fatto una specie di selezione e li hanno inquadrati. Alcuni italiani hanno aperto alberghi, ristoranti, hanno fatto fortuna, hanno raggiunto una quieta felicità una piacevole serenità. Alcuni sono morti all’estero con il giusto presentimento di non rivedere più la patria. Molti hanno perso la speranza. Ora anche il nostro paese è divenuto terra di conquista. Ogni giorno ospitiamo migliaia di stranieri e profughi, guardati certe volte con diffidenza, con ritrosia, con ostilità, con sguardo duro . Le nostre città sono piene di gente di altra nazionalità come è giusto che sia. Non si possono cacciare persone che lavorano onestamente e che rispettano le leggi. Non bisogna mormorare contro gli stranieri. Tuttavia alcuni cambiamenti sono stati troppo repentini. Era necessario operare anche nel nostro paese una selezione, evitando l’afflusso massiccio di persone. Dovevano essere accolti solo quelli che avevano trovato un lavoro e una casa. Invece si è arrivati al punto di accettare passivi l’afflusso anche di criminali stranieri che vivono nascosti fra le pieghe di una società in disfacimento.


 

Ester Eroli

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

1 di