Su un altopiano che domina l’ampia vallata attraversata dal fiume Liri, nella valle di Roveto, sorge il borgo di Civita d’Antino, comunità montana in provincia del capoluogo abruzzese. Le caratteristiche di questo borgo antico in passato hanno affascinato un gruppo di artisti e pittori danesi che crearono proprio nel paese una attiva scuola d’arte prevalentemente estiva, che divenne il punto di raccolta di molti artisti provenienti dal nord Europa. I quadri di questi artisti si sono ispirati al paesaggio e ai costumi locali e sono molti quotati nel panorama internazionale.
Siccome esiste anche oggi un rapporto artistico con la Danimarca la pro loco organizza nel paese ogni anno una manifestazione artistica di notevole valore culturale a cui partecipano molti turisti e gruppi organizzati. Ogni anno avvengono esposizioni di quadri e opere in primavera. Ad Aprile poi il paese offre la sagra dell’agnello, spesso in coincidenza con le festività pasquali. Nel borgo, di stile prettamente medioevale, si possono ammirare le antiche mura. In passato infatti il centro era il più importante del territorio controllato dal popolo dei Marsi. Con il tempo divenne municipio romano con il nome di Antinum. Gli scavi archeologici, gli antichi edifici denotano l’influsso romano come il palazzo storico Ferrante.
La tradizione religiosa ha arricchito il borgo di numerose chiese come santo Stefano, patrono a cui è dedicata la festa principale del paese, il convento di San Francesco, il santuario della madonna del Monte. Il paesaggio è uno dei più incantevoli dell’Italia centrale.
Ester Eroli