Spesso anche tra di loro i giovani si mostrano falsi, poco inclini alla verità, nervosi. Alcune volte avvengono anche tra loro delle piccole vendette, dei dispetti. Nei confronti di un nuovo amico alcuni gruppi sono sospettosi. I giovani rivelano una buona dose di indifferenza nel condurre rapporti umani. Sono solleciti solo nei confronti di alcuni fidati amici del gruppo che invitano e aiutano. Restiamo impressionati dal fatto che sia adulti che giovani rivelano una certa diffidenza nei confronti del nuovo amico. Nessuno si aspetta nulla dalle nuove conoscenze. Ognuno seleziona le amicizie con cura meticolosa e prova ostilità per nuove relazioni. In verità tutto dovrebbe partire dalla fiducia. All’inizio si dovrebbe dare qualche chance al nuovo venuto e poi studiarlo attentamente. Una volta che ha superato tutti i test di prova si dovrebbe tentare a dargli fiducia senza aspettarsi la luna.
Il cammino dell’amicizia pura è lungo e faticoso e solo alla fine si raccolgono i frutti. Dopo una lunga sperimentazione si può mettere a dura prova il nuovo arrivato. Alla fine se tutto è andato liscio si può dare carta bianca: fiducia incondizionata. Ogni volta dobbiamo fermarci e chiederci, senza che nessuno ci sente: questa persona merita fiducia incondizionata, illimitata o nutro ancora dei dubbi? Se nutriamo dei piccoli dubbi, se alcuni comportamenti non ci sono sembrati chiari dobbiamo andare cauti. Se un fidanzato qualche volta ci maltratta non dobbiamo far finta di nulla. Dobbiamo indagare quel gesto è un campanello di allarme che serve a dosare la fiducia. Dormiamo sogni tranquilli solo quando riponiamo la nostra fiducia incondizionata nei confronti di una persona, a cui in teoria, potremo dare anche le chiavi di casa. La nostra deve essere la fiducia che i santi riservano nel creatore.
Ester Eroli