Contratto d’amore

Negli ultimi tempi vanno sempre  più di moda i contratti prematrimoniali, un tempo appannaggio dei ricchi ereditieri. Ai nostri giorni vi ricorrono sia persone benestanti che persone del ceto medio-basso. Il contratto con le sue regole è stato assimilato all’amore, una vera rivelazione. In caso di pericolo il contratto tutela tutto, forse perché anche l’amore vuole la sua ricompensa monetizzata. Le regole non vengono cambiate restano nero su bianco. Molti sono quelli che vi ricorrono facendoci meravigliare e stizzire. Molti sono disposti ad accettare senza riserve senza cautela. Una relazione che viene misurata, analizzata, stabilita a tavolino freddamente come si seziona il cadavere di uno sconosciuto. Il contratto rappresenta lo svilimento del sentimento. Sulla pelle sentiamo i brividi di raccapriccio. Esso è sicuramente fuori posto.

Quando ci si abbandona spontaneamente al sentimento puro, intenso, forte non si fanno calcoli, ci si abbandona alle sensazioni, si è dominati dallo stupore . Nel mondo moderno si pretende di razionalizzare anche l’amore, pianificare il sesso.

Con il contratto un sentimento potrebbe apparire ingannevolmente dolce e divenire sadico e perfido. Fare un contratto significa non avere totalmente fiducia nell’altro e l’amore si basa soprattutto sulla fiducia. In assenza di fiducia l’amore vive solo sulla carta.

Sarebbe opportuno evitare un contratto con le sue liste di doveri e diritti. Chi lo propone andrebbe respinto. L’amore non ha nulla a che fare con le carte bollate, prescinde dalle regole. E’ curioso come molti si sottomettono di buon grado.

 

Ester Eroli

 

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