La letargia è una forma di sonno continuo, uno stato di sonno patologico profondo che provoca un totale rilassamento muscolare e scomparsa di sensibilità. La mancanza di energie genera apatia, depressione. Il disturbo psicologico, che alla lunga può nuocere, ha varie motivazioni reali : sonno inadeguato, mancanza di attività fisica, stress, alimentazione errata, asma, noia, cardiopatia, infezioni, stanchezza, affaticamento, abuso di alcol e farmaci, isterismo. La persona colpita da letargia non ha una adeguata risposta agli stimoli e si mostra debole. Negli ultimi tempi molte persone vorrebbero essere affette da letargia e con tutto ciò si rifugiano nel sonno volutamente. Infatti nel sonno profondo, totale, si dimenticano le offese, si allontanano spontaneamente le cattiverie, i pettegolezzi. Nel sonno la cattiveria, la morte, la persecuzione, l’umiliazione scompare per incanto. Agli occhi sono nascoste uccisioni e nefandezze. La vita gremita di inimicizie, tirannie, falsità, dolori, malattie scompare fra le braccia enormi e possenti di morfeo. Il sonno dolce , lungo diventa un tunnel senza confini, un oasi di piacere puro. Gli orari, gli appuntamenti assillanti, le scadenze sbiadiscono sullo sfondo. Nel sonno scompare definitivamente la finzione, l’orgoglio, la carriera, i soldi. Il sonno si impadronisce della coscienza, azzera i pensieri, toglie la capacità di concentrazione. Nel sonno si dimentica la miseria, quei miserabili che non conoscono la sofisticazione ma solo le privazioni, le lotte di potere . Molti per questo spendono soldi per comprare sonniferi. Il sonno nella società moderna è sempre più disturbato pur essendo un valido rifugio. Il risveglio in certi casi è sempre doloroso perché coincide con la presa di coscienza che viviamo in un mondo allucinato e perverso che ha fatto del male quasi una bandiera. Nel sonno si dimenticano le barbarie, le guerre, le atrocità. La realtà appare troppo mutata, donne che vengono uccise a freddo, che non hanno più l’istinto materno sopraffatto dall’ansia del successo. L’aria stessa che respiriamo è inquinata in modo disastroso. Ogni cosa crea turbamento, scoraggiamento . Allora molti si arrangiano e usano i sonniferi per sprofondare nell’oblio, per non avere preoccupazioni, per non avere un sonno angosciato a intermittenza. Eppure sappiamo bene che per avere una giornata positiva basterebbe un sorriso luminoso, quello del superiore, del collega. Ad accoglierci ci sono solo modi rudi e parole sconvenienti che ci fanno sentire respinti non accolti. Abbiamo bisogno fortemente di un mondo meno duro. Nessuno se la può cavare solo comprando sonniferi.
Ester Eroli