AMMINISTRAZIONI

Il mondo del lavoro non è mai rilassante. Ci sono sempre incombenze, ostacoli, problemi. Spesso quando la tensione è alta sentiamo il bisogno di pensare alla pensione. L’unico vantaggio è la remunerazione che ci serve per andare avanti, vivere, fare viaggi, goderci la vita privata. Alcuni lavori sono stimolanti, importanti altri sono ripetitivi e noiosi. Ogni giorno ci troviamo davanti alle solite mancanze, ai soliti disservizi: sciopero dei mezzi, dei taxi, problemi con la rete, problemi con i colleghi,  con il traffico. Ogni volta dobbiamo mediare, arrivare a compromessi, rivedere le nostre posizioni per raggiungere una tregua. Ci capitano colleghi facilmente irascibili, dirigenti esigenti, segretarie fanatiche, colleghi indiscreti. Spesso alterniamo periodi di calma e stasi a periodi turbolenti. Di fronte alle insinuazioni rimaniamo male. Certe volte ci costa fatica recarci al lavoro, vorremo cambiare lavoro ma poi vediamo che gli amici hanno gli stessi problemi in altri ambienti. Nel mondo del lavoro c’è competizione, rivalità. Ci rassegniamo al nostro ruolo. Ci mettiamo al lavoro con impegno evitando attriti e pettegolezzi. Ci mettiamo da parte impassibili, senza far trapelare il nostro sdegno e disappunto.  Spesso torniamo a casa intristiti per i velati insulti dei colleghi, ma fa parte del gioco.

Negli ultimi tempi si notano comportamenti scorretti anche nelle amministrazioni dei vari enti. Ci sono giovani ragazze impiegate che fanno battute ironiche, che ostentano la loro preparazione, che mostrano abiti firmati, che infieriscono con frasi pungenti. Spesso raccontano cose private.

Andando in amministrazione andiamo incontro a commenti idioti, battute salaci, occhiate oscene. Ci scrutano per criticare il nostro abbigliamento. Assistiamo a comportamenti sopra le righe. Le ragazze impiegate si mostrano superiori. Se poi chiediamo spiegazioni per qualcosa ci guardano in modo ironico come se noi fossimo degli idioti privi di senno solo perché non abbiamo compreso nell’immediato alcune procedure. Certamente loro sono del ramo mentre magari noi proveniamo da altri dipartimenti che si occupano di altro. Se ci sono ragazzi impiegati la situazione è diversa, c’è un minimo di rispetto. In amministrazione troviamo comportamenti rigidi, austeri. Se ci ammaliamo sono pronte alcune donne pure a sparlare di noi, della nostra malattia. Per evitare rimproveri, disfatte alla fine comunichiamo solo per email evitando di comparire, tanto gli atteggiamenti sono sempre gli stessi, segnati dal distacco e dalla indifferenza oltre purtroppo dalla ironia.

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