Negli ultimi tempi a causa della diffusione del coronavirus sono aumentate le vendite all’ingrosso e al dettaglio di prodotti per l’igiene detti igenizzanti per la loro capacità di disinfettare oggetti, superfici, muri. Sono prodotti di vario tipo che eliminano la presenza di batteri e microrganismi. Tali prodotti disinfettanti e saponi antibatterici vengono usati nelle case, negli uffici e nella pulizia di ospedali e condomini. Alcuni prodotti sono venduti nelle farmacie, altri nelle profumerie, nei centri commerciali, e anche online. Si vendono vari prodotti come amuchina, salviette, gel ecc che hanno subito dei forti rincari. I prezzi di alcuni prodotti di normale uso sono arrivati alle stelle senza che nessuno controlli.
In verità l’effetto del loro uso è transitorio. I migliori disinfettanti sono quelli con etanolo, con cloro, e a base alcolica, l’alcol contenuto dovrebbe essere al 60% non di meno.
In tutti i luoghi pubblici, nei centri commerciali, nei supermercati sono stati collocati all’ingresso per farli usare al pubblico e ai clienti. I clienti che entrano e non li usano non vengono richiamati, anzi si tende a far finta di nulla.
In occasione delle votazioni alcuni disinfettanti sono stati messi nelle varie sezioni di voto per gli elettori che dovevano usarli al momento dell’ingresso nella aula dove si esprimeva il voto . Nessuno della commissione li ha indicati, ha invogliato il loro uso. Molti si sono dimenticati, ma chi li ha usati di sua iniziativa è stato guardato storto, segno evidente che si voleva risparmiare. Molti negozianti, parrucchieri fanno finta di nulla, per non consumare troppo tali prodotti che rappresentano una spesa. In questo contesto appare evidente che gli interessi economici vengono prima della salute pubblica. Anche durante la pandemia si insegue il lucro, si fanno affari come niente fosse forse nella speranza che il virus prenda agli altri.
Ester Eroli