Anna Rosa Gattorno

Anna Rosa Benedetti era nata a Genova nel 1831 ed era stata battezzato nello stesso giorno da premurosi genitori Adelaide e Francesco religiosi. La sua era una famiglia di ricchi armatori, e lei aveva altri fratelli tra cui Federico divenuto capo di stato maggiore dell’esercito garibaldino . A ventuno anni compiuti sposa un lontano cugino e si trasferisce a Marsiglia dove nascono nel frattempo tre figli. Dopo una serie di tracolli economici il marito muore a cinque anni esatti dalla celebrazione delle nozze. Il destino le riserba dolori e lutti. La primogenita Carlotta dopo una malattia resta sordomuta e del per questo che dopo con il vescovo Scalabrini si occupa della cura e protezione dei sordomuti e dell’infanzia abbandonata oltre che di missioni e di formazione femminile povera e anche di ceti agiati, e di protezione dei figli di operai  evitando di occuparsi solo della vita contemplativa. Dopo la morte del terzogenito ritorna a Genova e si occupa nell’immediato di assistenza a malati, poveri, bisognosi in modo continuativo. Cambia il nome in Anna Rosa Gattorno. Convinta che le prove e i dolori abbiano contribuito fortemente alla sua purificazione segue d’istinto la sua reale vocazione. Resa forte dal dolore e dietro consiglio del suo confessore fa voto di castità, obbedienza e povertà dopo essere divenuta terziaria francescana. Condivide la sofferenza con i malati che segue a casa e in ospedale con il suo spirito di carità spiccato. Compaiono le stimmate che lei occulta.  segue i figli rimasti e entra nella azione cattolica come raccontano le sue memorie. A Piacenza fonda le figlie di santa Anna dietro consiglio di un cappuccino laico e veste l’abito religioso. Il suo compito è anche quello di evangelizzare di salvare corpi e anime. Crea una nuova regola monastica che viene approvata nel 1879. Fonda scuole popolari per poveri e si occupa di anziani, bimbi, orfani, adolescenti a rischio e fornisce loro istruzione, conforto  e lavoro. Crea scuole femminili e maschili e asili nido e assiste i neonati. Fonda una casa per ex prostitute e infermiere a domicilio. la sua missione si espande all’estero in Bolivia, Brasile,  Spagna ecc Di lei restano diari di viaggio, epistolari lettere.

Muore  a Roma il 6 maggio 1900 dopo una influenza, ma aveva il fisico debilitato per i digiuni e penitenze, I suoi resti ci trovano nella cripta in una chiesa a via Merulana a Roma e sono stati ritrovati incorrotti. E’ stata beatificata da Giovanni i  Paolo II dopo la guarigione di una suora.

La santa ha tutte le caratteristiche dei santi, le stimmate, il corpo incorrotto. La sua vita come quella di santa Rita dimostra che si può essere madri  e sante, anche se la maggior parte dei santi sono single.

 

Ester Eroli

 

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