Manutenzione e vandalismo

Viviamo in una epoca strana all’apparenza brillante, moderna ma con molte magagne invisibili ma presenti. Non possediamo per intero la consapevolezza di brancolare nel buio quando si parla di manutenzione. Ci fissiamo su certe cose e su altre sfioriamo la verità senza raggiungerla per intero. Ci sono interi muri perimetrali di giardini, di parchi completamente ricoperti di frasi, di disegni , di scritte, di simboli piccoli e grandi, macabri e feroci, panchine divelte, ricoperte da vernici colorate, treni regionali completamente imbrattati con immagini  oscene dal fascino mortale. Ci sono lampioni delle strade rovinati, luci a neon rotte con sassate, collezioni di statue nei parchi decapitate, di cui resta solo la testa o il  busto. Sono dei vandali che ogni giorno procedono con aria trionfale e guadagnano terreno e compiono assassini crudeli, si accaniscono contro monumenti, animali di stagni che vengono torturati e uccisi, avvelenati. La gente è indifferente, non sembra che risentano della perdita. Tutto ristagna nell’indifferenza. Alcuni vandali abili annunciano pure sui social i loro interventi, le loro bravate con piglio deciso e sicuro. Come se esercitassero un diritto, come se fosse tutto lecito e autorizzato. Alcuni cittadini provano orrore, altri girano la faccia. Ci sono giovani prepotenti e arroganti che godono nel distruggere cimiteri, tombe, aiuole. Ci sono vandali che agiscono indisturbati di notte, altri in pieno giorno con una notevole faccia tosta. Ci sono quelli che lanciano sassi, sfregiano monumenti, quadri, uccidono felini nei giardini. Alcuni operano  con circospezione altri con inganno e apertamente. Alcuni vandali sono spavaldi, i loro gesti amplificati dai social provocano imitazioni, degenerazioni. I vandali amano lasciare le loro tracce visibili ma nessuno se ne cura.

I piccoli criminali agiscono il più delle volte indisturbati e tagliano piante, bruciano auto in sosta, manomettono fili elettrici.

In certi paesi e città la manutenzione è scarsa e si aggiunge il lavoro  dissacratore dei vandali di turno.

Non si fa mai nulla di concreto. Ci si limita a circoscrivere i danni. Non ci sono punizioni esemplari.

 

Ester Eroli

 

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