Boria

Boria

Il mondo moderno appare profondamente evoluto.  Non si sono più tracce in alcuni contesti del passato. Il progresso è stato notevole, intenso. La ricerca, la tecnologia hanno fatto passi da gigante. Come per magia  ci siamo ritrovati a fare i conti con una società nuova e progressista. Alcuni mutamenti ci hanno sconcertato  quasi spaventato. Tuttavia nonostante tutto l’invidia, la gelosia sono rimaste le stesse, sono quelle dell’uomo della caverna. La parte diabolica dell’uomo è sempre pronta a venire fuori, a mescolarsi abilmente con la parte più umana. Come per incanto nel mondo moderno troviamo la stessa superbia, la stessa boria del passato. I ceti elevati si comportano come in passato come se i secoli non fossero passati per nulla, come se fossero statue di marmo rimaste immobili e cristallizzate nel tempo, come se non avessero preso dimestichezza con le nuove tecnologie che invitano a un mutamento. Ogni volta si torna al punto di partenza. I ceti elevati si atteggiano, parlano di sé con zelo, si entusiasmano per le proprie conquiste, ripudiano e deridono i ceti più bassi. Ci sono situazioni che si trascinano perennemente uguali a se stesse. In questi ultimi tempi la superbia, la boria ha raggiunto livelli impressionanti. Certi atteggiamenti sono duri a morire. Ai nostri giorni sono boriosi non solo quelli che hanno qualcosa da ostentare, i ricchi, i belli, gli intelligenti, i manager, gli attori, gli artisti, i politici, gli intellettuali, i calciatori. Ci rendiamo conto che sono boriosi oltre ogni limite anche persone che non hanno niente, non hanno soldi, non hanno, cosa grave, personalità e talento. Ogni giorno nei contatti concreti scopriamo il gioco tenace dei boriosi che non esitano ad annientarci. Per una pura convinzione interiore i nuovi boriosi guardano tutti dall’alto in basso. Ad essere boriosi sono persone all’apparenza normali, anziani avanti con gli anni, donne in carne, commesse insignificanti. La boria ha contagiato tutti, falsando i dialoghi, i rapporti. Con angoscia sopportiamo i nuovi boriosi che non hanno nulla se non la superbia. Qualche volta però non siamo disposti ad accogliere, a sopportare e ci ribelliamo. Non è piacevole, appagante essere guardati con aria di disprezzo da persone che valgono poco o nulla. Non siamo disposti ad adorare persone troppo superbe e piene di sé. Cerchiamo ogni tanto di evitare questi importuni. Salvo poi ritrovarsi nel palazzo una famiglia nuova in affitto, senza arte ne parte che neanche ci saluta per la sua presunzione, che ci guarda dall’alto in basso con aria sprezzante come se noi fossimo gli ultimi arrivati. Il rapporto con queste persone superbe non è stimolante ma deludente, non produce gioia e serenità. Ci rimane solo la nostalgia per un tempo in cui la boria era un difetto grave non un pregio come sembra divenuta ai nostri giorni.

 

Ester Eroli

 

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