Condividere

Negli ultimi tempi si ama molto stare sui social, giocare, incontrare per passare il tempo, fare nuove conoscenze.  Si ama nascondersi dietro dei profili spesso inventati per evitare di guardare negli occhi gli altri. Ormai si fa parte a tutti gli effetti di un mondo virtuale che poco ha di umano. Sui social si tende a condividere tutto, persino l’acquisto di un profumo. Si mostrano i cambiamenti di look, del taglio dei capelli, si mostrano i menù fatti nelle cene con gli amici come se agli altri possa veramente interessare cosa abbiamo mangiato con gli amici che sono solo nostri. Tutti sono caduti in queste trappole  e parlano solo dei viaggi che fanno, dei ristoranti che frequentano. Non parlano certo di sconfitte, di malattie, di durezze. Con i social si pretende di controllare gli altri, di scrutare nel loro privato per inseguirli fino all’ingresso della loro tana. Siamo osservati come animali braccati. Ci sono donne che ci perseguitano con le loro domande insidiose, uomini che ci tormentano con la loro ansia di sapere tutto di noi. I social da luogo di condivisione diventano luogo di torture, scandali, di malignità. Ci sono quelli che fingono affetto e gratitudine e poi ci gettano alle ortiche e ridono di noi con una limpida risata argentina che risuona sui social. Non ci si può riprendere da tale scempio.

Ci sono quelli che si contraddicono, vogliono condividere tutto, condividono tutto ma poi reclamano la loro privacy magari con un parente. Se passiamo sotto casa di un parente stretto non possiamo citofonare, salire perché lui è impegnato nel suo privato e non vuole essere disturbato, però poi sta sui social  e mostra la sua intimità, la sua casa a chi non dovrebbe sapere perché estraneo e forse anche con il tempo pericoloso. Si ignorano le reazioni delle persone sconosciute. La nostra vita è cosparsa di contraddizioni da un lato vogliamo mostrarci dall’altro consideriamo le intrusioni una vera rovina. Induciamo i parenti ad allontanarsi e prestiamo fede a gente equivoca che potrebbe essere potenzialmente pericolosa. Ogni giorno nelle nostre condivisioni rischiamo grosso. Per i social dimentichiamo persino il rispetto dei parenti che non vogliono certo il nostro male.

Nessuno riesce a fare una scala di valori. Si segue solo la forte attrazione dei social.

 

Ester Eroli

 

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