Costrizioni

Di solito i lavori autonomi sono i più rischiosi, ma anche più liberi. Gli artigiani, i falegnami, lavorano in proprio e hanno un ampio margine di azione. I lavori subordinati sono meno ricchi di responsabilità ma richiedono una buona dose di pazienza per sopportare le varie costrizioni imposte.

Chi lavora come dipendente in una azienda, in un ufficio, in una farmacia, ecc deve saper interpretare le regole non scritte che vigono in quel posto di lavoro per non restare indietro. Molti si sono trovati fra due fuochi. Donne che avevano da un lato il marito che le accusava di avere troppi abiti e dall’altra i colleghi che pretendevano che lei cambiasse di abito ogni giorno. L’ambiente di lavoro condiziona le scelte, in certi ambienti non sono ammessi jeans e colori forti, stivali e minigonne. In certi posti si devono indossare solo completi dai colori sobri deprimenti.

In certi uffici si pretende ogni giorno un abito nuovo che deve essere fatto sparire, non si deve più indossare di nuovo, portare lo stesso abito genera derisione, che lo fa viene snobbato in modo assurdo. Non si possono rimettere abiti portati. Se poi si è troppo eleganti si va incontro al livore e agli sguardi torvi specie delle donne. Si viene presi alla sprovvista. In ogni occasione importante il dipendente è costretto a spendere soldi inutili per l’abbigliamento quando poteva benissimo usare i completi che aveva. Gli armadi nelle case scoppiano di abiti, i soldi vanno via come l’acqua solo per vestirsi quando potevano essere impiegati diversamente, magari dati   in beneficienza. Ci sono dipendenti furbi che camuffano, fanno sparire un completo per indossarlo dopo alcuni anni cosi nessuno se lo ricorda. Bisogna essere abili, fiduciosi nel proprio ingegno.

Ci sono negli uffici mille costrizioni. Ogni volta al ritorno delle vacanze si ripete lo stesso copione monotono, le stesse domande sui luoghi visitati, che se sono di basso profilo sono derisi. Ogni volta si ripetono le domande insidiose in occasione delle feste del calendario come san valentino, Pasqua, Primo maggio. Domande che scavano nella vita privata e che generano inquietudine e rabbia. Sono questi comportamenti a portare alla esasperazione.

Si è costretti in certi ambienti a subire critiche. Se una persona mangia sempre  pizza, legge due libri contemporaneamente, esce con un autistico  ecc viene giudicata solo perché fa qualcosa di diverso, di originale, non comune. In certi casi bisogna seguire il gregge e obbedire alla regole che sono solo costrizioni.

 

Ester Eroli

 

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