ERMAFRODITISMO

L’ermafroditismo è una rara alterazione genetica, una anomalia che si verifica durante l’embriogenesi, una sindrome clinica per cui il soggetto presenta alla nascita sia organi di riproduzione femminili che maschili, sia utero che testicoli. Questa anomalia colpisce pure specie vegetali e animali come i crostacei. Nei casi più evidenti il soggetto presenta gli attributi di entrambi i sessi. In casi più specifici alcuni individui presentano una situazione in apparenza normale anche se si tratta di una condizione rara che può causare confusione. Di solito a trasmettere questo errore genetico è la madre. Molti per ignoranza considerano il fenomeno come una forma di inversione sessuale. In verità il soggetto presenta organi sessuali sia maschili che femminili. Non tutti ovviamente riescono poi a riprodursi. Ci sono varie combinazioni, ci sono quelli che hanno sia l’utero che la prostata o le mammelle. Ci sono quelli che hanno sia lo sperma che le mestruazioni. L’ermafroditismo si scopre con una analisi istologica delle gonadi. Chi è affetto da questa sindrome può sviluppare più facilmente tumori e problemi di infertilità. Molti risolvono il problema con la chirurgia plastica. Molti medici incoraggiano la scelta tra una forma o l’altra in base allo sviluppo fisico degli organi.
Molti riscontrano delle diversità e anomalie come il pene piccolo, squilibri ormonali, alterazioni genetiche, un corpo femmineo associato a virilità, presenza di ormoni sia maschili che femminili. Gli organi quando sono presenti entrambi possono essere uniti oppure no. Ci sono varie situazioni. Si possono vedere uomini con aspetto di donne e viceversa. Molti hanno entrambi gli organi riproduttivi ma uno risulta più maturo di un altro. Nelle piante con alterazione della struttura riproduttiva si parla di monoicismo e possono riguardare pure funghi.
Il nome deriva da un personaggio della mitologia greca figlio di Ermes e di Afrodite, giovinetto bellissimo, allattato dalle Naiadi in Asia Minore. A quindici anni andò in esplorazione stanco della monotonia e entrò in un boschetto, come narra Ovidio, e di lui si innamorò una ninfa Salmace che tentò di sedurlo in vano. Mentre faceva il bagno la ninfa si gettò su di lui e chiese agli dei di fondersi con l’amato. Il giovane perse la virilità e venne fuori un soggetto che era una combinazione di una donna e di un uomo, un essere androgino, effeminato, una specie di donna munita di genitali maschili. Il mito, citato in vari testi, allude a persone che hanno tratti fisici sia maschili che femminili. Si può intervenire con la chirurgia estetica e la terapia ormonale per favorire un unico aspetto scelto dal paziente in base alle condizioni fisiche.
Ai nostri giorni per una forma atroce di insensibilità consueta si prendono in giro questi soggetti, come si prendono in giro handicappati, preti, grasse e ragazze ingenue. A farne le spese sono i poveri diavoli. Questa anomalia comporta quindi anche crisi depressive, respiro irregolare, palpitazioni, uomini che sono eterni ragazzi, donne con piglio mascolino a causa di una compenetrazione reciproca fra le caratteristiche fra i due sessi. In certi casi è meglio farsi scivolare tutto addosso, fingere distacco. Per vivere non bisogna chiedere il permesso a nessuno. Purtroppo i maleducati si spalleggiano fra di loro.

 

Ester Eroli

 

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