Freddi

Quando si è ricoverati in ospedale di solito ci si abitua a tutto. Si ha solo la speranza di uscire illesi e la fede in un futuro migliore. Chi esce presto si sente ovviamente fortunato. Spesso fra esami, visite, colloqui non ci si rende conto che molti infermieri sono freddi, indifferenti, distaccati. Alcuni sbuffano annoiati, altri rimproverano o borbottano fra sé. Ci sono poi quelli che non si limitano a dire qualche frase sconveniente, ma infieriscono soprattutto contro vecchi indifesi. Le donne anziane sono maltrattate, hanno la colpa di non essere più giovani fanciulle in fiore, che riscuotono sempre l’attenzione del personale sanitario. La vecchiaia è una nemica da sconfiggere con le parole orribili e gli insulti pronunciati pure ad alta voce. Per impedire di impazzire molti anziani ricoverati fanno finta di nulla ma dentro soffrono nell’essere maltrattati da gente che non li conosce, non li stima, non li apprezza, non li rispetta. Nessuno comprende che se il corpo invecchia resta inalterato quello che una persona si porta dentro che non può essere intaccato, deriso, eliminato.

Il rispetto degli anziani dovrebbe essere insegnato a persone superbe, che si reputano pure colte, preparate, importanti. La cultura non è il sapere, ma una specifica appropriazione di valori universalmente riconosciuti. La cultura è educazione, calore, rispetto, gioia per gli altri e non solo per se stessi. Un tempo gli infermieri erano più umani, il loro rispetto era una garanzia. Ora è un miracolo trovare dei sanitari rispettosi dei vecchi. Ci sono infermieri e dottori validi che amano il proprio mestiere e sono rispettosi ma nessuno li considera, li esalta. Gli uomini malvagi hanno sempre il vizio di strappare quanto abbiamo di più prezioso nella vita. Per fortuna che il destino ci mette sempre le mani e fa capitare le persone sensibili fra le mani di gente onesta. Gli infermieri perfidi dovrebbero sapere che la vecchiaia è anche per loro in agguato.

 

Ester Eroli

 

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