Giuseppe Balsamo conte di Cagliostro

Giuseppe Balsamo conte di Cagliostro, ha ispirato molti libri e film, ed è noto per essere stato un esoterista, alchimista vissuto nel settecento. Sono famose le sue avventure, le sue truffe nelle corti di tutta Europa. Era considerato un avventuriero dai mille nomi e dai mille titoli. Sin da piccolo era un ribelle come dimostrano le sue frequenti fughe dai collegi. e i suoi continui viaggi  Essendo stato ospite del convento di Caltagirone aveva imparato la lavorazione delle erbe medicinali e delle tisane che furono utili per la realizzazione di filtri d’amore e di guarigione nella sua attività di mago. Faceva intrugli e sciroppi per ogni male. All’inizio si era dedicato alla falsificazione di documenti, al vagabondaggio e allo sfruttamento della prostituzione, al ricatto, alla seduzione di donne, al furto di preziosi. Successivamente si diffuse la sua fama di guaritore che usava pastiglie e polveri. Le sue arti magiche facevano capo a una società segreta tipo la massoneria, di cui faceva parte pure la moglie, che richiedeva una quota di iscrizione e che si vantava di favorire una elevazione spirituale. Questa setta, a cui partecipavano molti nobili, evocava gli spiriti, faceva messe nere e sacrifici umani, usava pietre e filtri per i sortilegi. Cagliostro si presentava come taumaturgo e si dichiarava falsamente figlio di un angelo. Per le guarigioni si faceva pagare solo dai ricchi, i poveri non pagavano le sue tisane e i suoi infusi. Nei suoi esperimenti si vantava di fare materializzazioni e di tramutare il piombo in oro. Nelle sue evocazioni spiritiche molestava le donne e si fingeva medico. Le sue tisane alle erbe ad effetto placebo erano popolari fra la gente. Per alcune malattie ricorreva all’uso di liquori. Si deve a lui la creazione del rito egizio massonico, che lui intendeva far approvare dalla chiesa. Per lui la massoneria era valida in quanto fondata dai profeti biblici. Promosse varie attività iniziache per quali gli iniziati erano detti maestri. Fu accusato di usare per sé il denaro della setta massonica.

Alla fine dopo molte peripezie e raggiri fu condannato dalla inquisizione a finire i suoi giorni nella rocca di San Leo nelle Marche dove ebbe crisi mistiche. Fu chiuso nella cella detta pozzetto, angusta, con una botola e una sola feritoia. Fu sepolto senza sacramenti, nella nuda terra.

Cagliostro è un esempio di mago ciarlatano che abusava della credulità popolare come avviene ai nostri giorni dove tanti cartomanti abusano della propria posizione. La sua esperienza ci insegna che molte sette sono legate al satanismo.

 

Ester Eroli

 

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