Un fenomeno molto diffuso, specie negli ultimi tempi, come mostra la pubblicità e le emittenti locali radiotelevisive è quello dell’uso della pranoterapia come medicina alternativa, sperimentale per raggiungere il benessere e l’equilibrio. Si tratterebbe di guarire il paziente con la semplice imposizione delle mani, con il semplice contatto anche se sono richieste anche altre tecniche e iniziative, per cui il fenomeno appare più complesso di quello che sembra al primo sguardo. Le mani del guaritore avrebbero dei poteri taumaturgici. Il pranoterapeuta è una persona che con il suo prana (soffio, respiro vitale) tocca con le mani la parte malata e la risana completamente, contribuendo al benessere del paziente, anche spirituale. Il potere del fluido vitale risiederebbe nella mente , nel sistema nervoso del guaritore. Secondo una teoria orientale, legata anche all’astrologia tradizionale, il fluido esiste in natura e ogni individuo lo avrebbe, solo che soli alcuni sviluppano certi poteri. Il pranoterapeuta, che può diventare un professionista, secondo la filosofia orientale, attinge all’energia universale del mondo, energia organizzata per campi magnetici . Secondo questa teoria, che si è diffusa anche in occidente, alcune malattie avrebbero origine psicosomatica. Infatti lo stress provoca il nervosismo che andrebbe ad abbassare le difese immunitarie del corpo e a incidere sulle zone linfatiche. Il corpo sarebbe più soggetto in questo modo ad ammalarsi. Importante sarebbe l’accettazione della malattia e la lotta contro di essa. La pranoterapia è considerata a effetto placebo e non ha fondamento scientifico, quindi andrebbe accolta con prudenza. Poi scopriamo che la nostra migliore amica all’improvviso ha sentito un fuoco sulle mani e con i massaggi sulle parti malate di amici e conoscenti ha ottenuto risultati strabilianti, di qualità . Allora comprendiamo che ogni cosa va toccata con mano.
Ester Eroli