Il gusto del Real (time)

il gusto del real timePer molti mesi la televisione a casa mia é stata trattata con non curanza.
Come prima cosa, rientrato a casa, la guardavo dall’alto in basso e mi chiedevo cosa avrebbe mai potuto darmi quella scatoletta obsoleta posta su un muretto troppo stretto.
La mia insofferenza era dovuta alla scarsità di canali visibili tra le 30 e più frequenze disponibili.
La colpa, venni a sapere poi, era da ricondurre ad un decoder sospettosamente leggero per le sue funzioni.
Quindi, la tv risultava orfana di canali istituzionali, come tutta l’ammiraglia Rai, e portava frequenti interferenze – e per frequenti intendo fastidiose che a sua volta va tradotto in “righe bianche e nere che tagliano lo schermo” – anche sulla galoppante Mediaset. Poche le scelte disponibili dunque.
Facendo zapping forsennato si riusciva solo a captare qualche buon segnale di La7 e una miriade di canali pubblicitari di vario stampo.
Nella disperazione più nera, tipica di chi passa dal full screen della casa genitoriale al 13 pollici scarsi di un residuato bellico, cercavo un canale che saziasse la mia voglia di annullamento catodico (lo posso dire visto che la mia tv ce l’ha ancora).
La ricerca consisteva nel dare una possibilità ad ogni canale abbastanza in chiaro, guardandolo per più di 15 minuti senza provare, nell’ordine: urticaria, svenimento, senso di nausea e infine atti violenti contro il “moderno” focolare domestico.
Spuntando via via una lista di 16 scelte disponibili, sono arrivato ad una realtà molto particolare.
Il canale RealTime, con il suo palinsesto poco vario ma avvincente, ha superato il test dei 15 minuti guadagnandone altri 15, che poi si sono trasformati in 30 e infine hanno completamente soddisfatto il bisogno di dipendenza televisiva.
Con programmi quali “Cortesie per gli ospiti” e “Fuori menu” sfrutta la collaudata formula della sfida tra persone comuni, a colpi di cucina e life style, e la tratteggia con personaggi affabili, capaci e molto intriganti.
Con “Il Boss delle torte” e “Wedding Planners” ci porta nel dietro le quinte, rispettivamente, di una industria delle torte artistiche a conduzione famigliare e nelle menti creative di due milanesi pronti a tutto per creare l’evento “nozze” su misura degli sposi.
Sono da annoverare tra i programmi più seguiti, due produzioni a tema casa: “Cercasi casa disperatamente” e “Vendesi casa disperatamente”; stesso stato d’animo per due programmi che riescono ad avere identità ben definite.
Menzione d’onore va fatta a “Ma come ti vesti?” e “Paint your life”; prodotti freschi, dinamici e molto spiritosi.
Ultimi, ma solo per gusti personali, “Diario di un chirurgo” e “Donne mortali”, entrambi morbosetti per il mio spirito televisivo.
Sarebbe ingiusto, arrivati a questo punto in cui da diversi minuti vi incuriosisco (spero) con una carrellata sui contenuti del palinsesto di RealTime, terminare con un “GUARDATELO” e basta.
Voglio offrirvi qualche elemento in più per portarvi al lato frivolo della tv.
Via con l’approfondimento:
Diario di un chirurgo – Roy de Vita (o di Nazareth per gli amici) tenta (e dico tenta perché i miracoli non sono il suo business) di dare una sistemata agli scherzi che solo la natura sa fare alla fisionomia umana. In due parole: chirurgo plastico.
Tra seni rifatti e pance risucchiate infila qualche perla di saggezza che salva l’intero programma. voto: 6 (per me) – 7 (per la mia lei che comunque rifila un 3 ai tipi che si rivolgono a Roy de Vita).
Donne mortali – La criminologa Roberta Bruzzone ci conduce, tenendoci la manina, nei meandri brutti brutti della psiche femminile – non di quella della signora Iole del 4 piano, quella col gatto persiano e le babucce ai piedi anche d’estate (che dio ce ne scampi), piuttosto in quella delle donne che hanno commesso qualche delitto. voto 4 per l’originalità e 7 per la competenza.
Paint your life – Partendo dal presupposto che non il tempo per andare all’ikea a comperare un tavolino Lekman figuriamoci a farlo con le mie mani, direi che Barbara Gulienetti riesce sempre a risvegliare l’omino bricolage che é in me.
Tante idee per abbellire ad arte il vostro appartamento con pochi soldi e tanto olio di gomito. voto 8 per la passione che trasmette (voto 2 a me che lo guardo grattandomi la pancia).
Ma come ti vesti – Forse il programma di punta della rete, di sicuro quello che ha più catturato la mia attenzione. Enzo Miccio e Carla Gozzi rovistano negli armadi dei malcapitati tirandone fuori dei veri e propri reperti vintage (o orrori indicibili). Nel ravanare nel torbido, riescono a far sentire uno straccio anche il vestito preso con le migliori intenzioni. Ad ogni capo gettato ne propongono uno per il rilancio dell’immagine e dello stile. Scelte sobrie e accettate dalla maggior parte dei concorrenti. Ciò sta a sottolineare l’assoluta competenza dei due conduttori. Voto 8 per il programma e 10 per Enzo.
Vendesi casa…disperatamente – Paola Marella alle prese con case dell’orrore da vendere e far diventare accettabili. Grazie ad un fidato designer di interni e una banda di specialisti che lavorano senza sosta riesce sempre a stupire. Voto 7 alla conduttrice che tiene su il programma solo con la sua competenza.
Cercasi casa…disperatamente – Di nuovo Paola, stavolta alla ricerca della casa perfetta. Sottopone al cliente tre scelte mega galattiche sforando sistematicamente il budget consentito per due delle proposte…quale sceglierà il malcapitato? Voto 8 per la reiterazione sfrontata.
Cortesie per gli ospiti – La cucina, lo stile e il bon ton. Due coppie si sfidano a chi ne ha di più ed invitano chi con queste cose ci vive:
Alessandro Borghese (un nome una garanzia di simpatia e abilità culinaria; se c’é poco sale nel piatto? Lui se ne accorge, sempre!)
Chiara Tonelli (te la vedi girare per casa ad apprezzare un mobile o un quadro; io apprezzo lei che é bella e brava)
Roberto Ruspoli (il coltello va a destra, e questa tovaglia é “un cazzotto ad un occhio”, e non si parla con la bocca piena, e… ma chi l’ha invitato? Bel ragazzo comunque)
Fuori menu – Alessandro Borghese realizza i sogni di chi si vuol cimentare con la cucina in un vero ristorante, con vere ordinazioni e con verissime rotture di scatole.
Chi resiste prende l’incasso…sempre che gli avventori siano sopravvissuti quel tanto che basta da allentare i cordoni del portafogli. Voto 7 ma non ci andrei mai a mangiare.
Il Boss delle torte – Metti un italo americano pasticciere. Metti un’attività a conduzione famigliare. Metti che Buddy Valastro una mattina si sveglia con in testa la torta a forma di razzo stellare. Metti che mi offro subito come pilota volontario.
Voto 10 alla creatività spettacolare di Buddy e alle sue torte spettacolari.
Wedding Planners – Questo é il programma con cui ho iniziato a seguire il canale Realtime. Se mi potessi permettere i servigi di Enzo Miccio e socio (Angelo) per il mio matrimonio di certo li sfiderei a creare l’evento del secolo. Il bello é che sicuramente ci riuscirebbero, superando di gran lunga la mia immaginazione.
Due geni, davvero. Voto 10 e VIVA GLI SPOSI.
Questi sono solo alcuni dei programmi di Realtime, quelli che vedo con frequenza, ma ce ne sono tanti altri che potranno entusiasmarvi.

 

Simone Gentile

 

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