Catenanuova è una cittadina un tempo provincia di Catania ora di Enna, situata in un punto strategico a soli 38 km dal capoluogo, famosa città del grano, fondata nel settecento dal principe Statella per volontà testamentaria della nobile madre. Il nome deriva da Aci Catena di cui era originario il casato della famiglia ricca e nobile. Il nucleo cittadino si sviluppò intorno al palazzo del principe, che fu quartiere generale degli anglo americani nel secondo conflitto bellico. La cittadina fu modernizzata nel 1953. In piazza Aldo Moro troviamo la ch.iesa di san Giuseppe nel tempo ingrandita e ristrutturata che racchiude le preziose reliquie di san Prospero prese dal principe fondatore nelle catacombe romane con l’approvazione del vescovo. Nel borgo troviamo anche il parco dedicato a san Prospero, è stato dedicato perché i soldi del ricavato delle coltivazioni serviva per la festa patronale. Sono quattro ettari con più di duemila alberi nella contrada Censi. Troviamo pini, larici, abeti, cipressi, ecc e giochi per bambini e persino barbecue in pietra. La festa di san Prospero si svolge l’ultima domenica di settembre. I festeggiamenti in onore del santo iniziarono nel 1752.
Prospero è un martire cristiano vissuto a Roma nel terzo secolo. Era di famiglia ricca e nobile, ma preferì lasciare tutto ai poveri e rinunciare alle cariche dopo la sua conversione miracolosa. Fu decapitato nel 304 dc. sotto Diocleziano per non aver rinnegato la fede cristiana. Fu sepolto nelle catacombe di san Callisto. E’ considerato, per via del suo nome, patrono della salute e della prosperità. Le reliquie furono traslate in Sicilia a Catenanuova nel settecento dove troviamo una statua lignea del santo
Viene sempre raffigurato con abiti lussuosi, tipici del suo rango, con in mano la palma simbolo del martirio subito. In suo onore sono state fatte molte processioni per combattere la peste. Catenanuova ha anche una via del centro storico ad esso dedicata. oltre il parco cittadino.
Ester Eroli