Ci sono persone caratterialmente, professionalmente adatte per essere insegnanti. Sono portate per insegnare delle materie di studio, a loro riesce naturale esprimersi e raggiungere il cuore dei giovani. Capiscono le esigenze dei giovani, comprendono i loro sentimenti. Sono persone inoltre preparate professionalmente che hanno studiato sodo, hanno svolto corsi, sostenuto esami. Molti hanno proprio il gusto per la cultura, per l’arte e passano il tempo libero a studiare, coltivare le materie di propria competenza. Ci sono persone che si aggiornano continuamente, comprano libri, saggi, si interessano di moderne tecnologie. Ci sono dei buoni insegnanti che sarebbero al settimo cielo ad insegnare nelle scuole di ogni ordine e grado.
Negli ultimi tempi insegnare non è più un impiego sicuro. L’esistenza di molti insegnanti è basata sulla precarietà. Molti vengono spostati da una cattedra all’altra, attendono anni per divenire di ruolo. Gli insegnanti provano sulla pelle esclusioni, preferenze, distacchi, rinunce. la scelta di insegnare può cambiare la vita costringere a rinunce. Ogni insegnante incontra ostacoli, difficoltà, incomprensioni. Molti vengono trasferiti e costretti a mutare residenza, casa. Insegnare comporta dei problemi.
Ai problemi di ordine burocratico e amministrativo si aggiungono i problemi relazionali con gli allievi. Molti giovani sono intrattabili, indisciplinati, scorbutici. Molti ragazzi fanno dei dispetti di ogni tipo agli insegnanti costretti a camminare su un filo di rasoio. Molti sono stati aggrediti pure dai genitori degli alunni. Molti hanno avuto le gomme tagliate, l’auto distrutta. alcuni insegnanti sono stati fatti cadere ed hanno avuto fratture. Un male di vivere che ha colpito pure l’insegnamento. Il mondo della scuola è cambiato. I giovani non vogliono essere ripresi, controllati.
L’insegnamento potrebbe cambiare e dare più frutti se si riscoprisse il valore della cultura e del rispetto.
Ester Eroli