La ricerca della felicità

L’uomo ha sempre cercato di raggiungere la felicità. Molti filosofi fanno indicato le strade da praticare per raggiungerla. Nei romanzi del filosofo Huxley Il mondo nuovo e Ritorno al mondo nuovo viene descritta utopisticamente una società futura appunto felice. La soluzione indicata dal libro potrebbe in teoria essere valida per chi insegue in modo accanito la felicità, il benessere fisico e psichico. Il nuovo modello di società prospettato è basato sullo sviluppo notevole delle tecnologie e sul controllo mentale della gente. Ambientato nell’anno 2540 descrive la società che si è creata dopo una lunga evoluzione: esiste in tutto il pianeta un unico stato, governato solo da dieci coordinatori, la popolazione ignora gli aspetti del potere e la sua riproduzione è solo extrauterina, infatti gli embrioni vengono riprodotti in laboratorio e manipolati, non esistono più vincoli familiari, “ognuno appartiene a tutti”, le nascite quindi vengono controllate con la contraccezione, insegnata nelle scuole. Il sesso è libero, la vita sessuale promiscua, senza regole, la vita è molto mondana, i pensieri negativi vengono allontanati con il soma, una specie di droga che è nociva solo se usata in dosi eccessive, lo sport viene praticato e difeso, viene rifiutata la solitudine, la monogamia, non si possono esprimere critiche e opinioni nei confronti degli altri, la società è divisa in caste, solo una casta è destinata al comando, il processo educativo è sostituito da una sorta di condizionamento psico-fisico accompagnato da slogan preconfezionati, tutte le produzioni avvengono in serie, ogni individuo indossa una uniforme tipica della sua casta, le libertà di scelta sono limitate, l’ambizione soffocata, ogni persona sceglie il proprio nome e cognome, dei lavori umili si occupa la casta inferiore molto influenzata nelle scelte, il successo viene regolamentato. L’umanità descritta dalla fantasia dello scrittore è libera, non ha preoccupazioni, vive con la tecnologia più avanzata, non conosce la fame, ricorre alla droga in caso di depressione e inoltre ha rinunciato per sempre all’amore, alla famiglia, ai legami, alla religione, all’arte, alla cultura, alla filosofia, alla scienza. Viene rappresentata una futura società caratterizzata da una forma di disumanizzazione e da una sorta di decadenza dei costumi tradizionali. La felicità viene ottenuta anche artificialmente attraverso l’uso di una sostanza antidepressiva che rilassa e vivifica. Per certi versi sembra che la nostra società si stia avviando paradossalmente su questa strada, pensiamo all’uso massiccio di cocaina e eroina, alla manipolazione genetica, alla influenza dei media sulle opinioni, all’uso della tecnologia, all’assenza dei sentimenti che manifestano certe persone, alla contraccezione, alla divisione in classi, al potere nelle mani solo di alcuni gruppi, all’uso dei laboratori per le sperimentazioni, alle merci prodotte in serie, alla libertà sessuale, alla mondanità di alcuni vip, all’importanza sempre maggiore dello sport. Il filosofo Huxley possiamo definirlo giustamente un precursore, ha saputo cogliere l’essenza dei tempi moderni.

 

Ester Eroli

 

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