La smania dei giovani

La smania dei giovaniI Giovani di oggi sono sempre pronti al divertimento, che è lo scopo principale della loro vita e per lui non guardano in faccia a nessuno. La loro specializzazione è il godimento. Sono sempre disposti a divertirsi. L’unica cosa che li attira è il piacere puro, fine a se stesso, senza complicazioni. Per questo scelgono sempre situazioni leggere, serene per non turbarsi, per non avvelenarsi la vita. Diventano bugiardi, terribilmente astuti solo quando c’è in ballo uno svago allettante come un viaggio all’estero, una serata in discoteca, una festa in un centro balneare esclusivo . Stravedono solo per certi oggetti, per certi luoghi da visitare. La loro è una corsa per inseguire l’ultima occasione, l’ultima versione di un pc. Si buttano a capofitto nel gioco senza precauzioni, senza pensare alle conseguenze. Amano i lavori con poco impegno, stabile, le relazioni mondane. Si considerano quasi tutti vincenti, apprezzati per la loro stessa aria di saputi. Il loro stesso comportamento consente il consenso. Il loro scopo principale è il possesso. Amano possedere e per farlo scendono a compromessi, si mettono d’accordo trovando un punto di incontro. Spesso cadono in contraddizione. Infatti quando muore un genitore o entrambi prematuramente la loro smania di possedere oggetti si affievolisci e ambiscono a vendere e a dividere l’eredità. Gli oggetti di casa non interessano, ma semmai solo soldi liquidi. Non hanno ricordi, pensieri affettuosi. Nel loro cuore solo una tempesta di possesso ma questa volta di denaro contante. Gli oggetti non contano più, non servono specie se bisogna dividere con altri eredi. Si vuole tutto e subito, senza tante parole. Il bisogno di denaro si ingigantisce man mano che passano le ore. Certi giovani sono in apprensione non tanto per la morte quanto per l’eredità. Alcuni finiscono per risparmiare persino sulla bara, sui fiori del genitore. Non serve spendere denaro per certe futilità senza importanza. Non ci sono ricordi, riconoscenze, solo avidità. Di primaria importanza diventa il denaro, da accaparrare senza limiti per poi dilapidare. In fondo conta solo l’indipendenza economica, beneficiare dei vantaggi dell’eredità, tanto non esiste nessuna vita ultraterrena. Con sdegno assistiamo a funerali di gente perbene come fossero dei mendicanti, con la presenza inquietante di figli che hanno preferito risparmiare su tutto per il funerale ma non sui tatuaggi ben visibili sul corpo nudo. Assistono alle cerimonie funebri quasi scocciati. Rabbrividiamo pensando senza esitazione che i tempi sono cambiati. In fondo sono giovani che amano il possesso ma solo di quello che fa loro più comodo. Sono giovani spesso colti e razionali che hanno scelto di vivere a proprio piacimento ignorando volutamente le esigenze, le richieste degli altri. I doveri, l’onore, le affinità, il rispetto sono concetti classici, superati. Con sgomento capiamo che tutto è riconducibile a un piano economico. I soldi sono la spina nel fianco dell’umanità, il segreto racchiuso nel cuore dei giovani moderni. Disturba certo vedere come viene affrontata la morte. Si specula su l’eredità, si accetta tutto con l’aria vagamente distratta senza disperazione alcuna, senza delicatezza . Come se ci fosse una grande confidenza con la morte, come se fosse un fatto abituale. In fondo la tentazione dei soldi è più forte di qualsiasi altra cosa. Sono finiti i tempi che i figli giovanissimi seguivano le bare piene di fiori con la faccia pallida e bagnata di lacrime. Ora prevale quasi sempre il controllo, forse per paura di essere compatiti dai coetanei. La morte è solo una sfida, una normale prova di forza e abilità. Nell’aria avvertiamo solo una infinita stanchezza.

 

Ester Eroli

 

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