L’arte del bonsai

Una particolare tecnica di coltivazione porta a intervenire nelle piante e nel loro processo di crescita per realizzare piante delle dimensioni volute con l’ausilio anche di fili metallici. il bonsai, che significa piantato in vaso piatto, è quindi un albero in miniatura volutamente piccolo, ottenuto con la riduzione delle radici e con la potatura e la riduzione delle foglie,  rispettando le caratteristiche della pianta. Il processo di adattamento è nato in Cina ed è stato perfezionato in Giappone che prevede delle profonde conoscenze botaniche per le cure della pianta che ha bisogno di fertilizzanti  .  In Giappone ci sono i cercatori di piante. L’arte del bonsai mostra come si possano coltivare piante anche in spazi ristretti. Le piante devono rispondere come le persone a specifici canoni estetici e questa manipolazione fa un po’ paura. I bonsai possono crescere e fruttificare secondo regole di bellezza. Sono stati fatti in Oriente dei capolavori plurisecolari collezionati dagli appassionati che mostrano radici a raggiera, corteccia scura, tronco sinuoso, ramificazioni secondarie e terziarie, chioma a triangolo, foglie piccole, apice non spezzato.

I bonsai si ottengono con i semi, la semina avviene in primavera o autunno, semi che possono essere stratificati e conservati all’aperto o in frigo, la terra deve essere sabbia o torba. I germogli vanno avvolti nel plexiglas. I semi non costano molto e si ottiene una pianta discreta dopo sette anni circa. Si possono comprare nei vivai dove avviene la defogliazione periodica durante la bella stagione, e le piante sono protette da filo di rafia, rame o alluminio, dove avvengono i diversi tipi di potatura. I rami vengono tagliati o accorciati con pinze e  forbici. Si possono fare anche potature leggere più volte l’anno.

Per fare i bonsai si seguono regole precise. Ci sono vari stili, ci sono quelli inclinati verso destra o sinistra, quello con i tronchi gemelli, quelli a cascata con il tronco piegato, quello a boschetto o con le radici nella roccia di grande effetto vetusto.

 

Ester Eroli

 

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