Meravigliarsi

Ci sono persone che si credono importanti, uniche, che credono di doversi solo loro caricare il peso del mondo sulle spalle. Credono di sapere tutto, di conoscere tutti i segreti della natura, della gente. Sono egocentriche, piene di sé, convinte che il mondo non può andare avanti senza di loro. In questa sbornia di egocentrismo con tono deciso criticano gli altri, li sminuiscono come se gli altri fossero tutti nullità, come se la personalità degli altri fosse incolore. Sono brillanti, estroversi ma guardano gli altri dall’alto in basso con un curioso scintillio ironico negli occhi. Si comportano da nemici pronti a criticare, a usare parole offensive. Molte persone superbe non amano tacere,  sono felici quando si meravigliano visibilmente dei difetti altrui. Si mostrano desolati davanti a un malato di mente ma in fondo si meravigliano di tale stato. Confessano di partecipare  a un certo dolore ma poi si meravigliano e ridono sotto i baffi. il loro viso si trasforma diventano ironici  e si preparano ad offendere, a riprendere visibilmente nauseati. Ci sono donne che si meravigliano più degli uomini, che fanno la faccia schifata e inorridita. A queste donne si finisce per non dire e confessare più niente per non essere presi in giro e criticati. Sul volto di certe persone si ritrovano tutte le sfaccettature delle meraviglia. Una meraviglia irritante, spavalda, meschina, insidiosa espressa con occhi spiritati. Molti sono al settimo cielo quando possono giudicare gli altri. Non tengono a bada la lingua.  Allora ci si meraviglia per un figlio gay, per un bambino autistico, per una figlia grassa,  per una nonna fuori di testa, per un padre assente. Molti si meravigliano perché portiamo gli occhiali ed abbiamo un auto usata, non andiamo in palestra e non ascoltiamo musica classica. Con espressione straziata ci si meraviglia della scelta di certi luoghi di vacanza anonimi anche se sereni e ordinati di altre persone. Si ha sempre il dito puntato con ostinazione pronti a giudicare.

Ci si meraviglia degli occhiali da vista, di un bimbo figlio unico. Ci sono stati casi di persone che si sono meravigliate e poi hanno avuto un nipote figlio unico e con gli occhiali. Per uno scherzo del destino si è colpiti in pieno e si ha quello di cui ci si è a lungo meravigliati con forza e determinazione. Il destino ci ripaga con la stessa moneta in un preciso dare e avere che tiene conto del nostro comportamento  e delle nostre intenzioni.

Il problema di certe persone è che non ammettono le differenze nella loro mente inquieta.

 

Ester Eroli

 

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