MESSE

La messa è un rito liturgico domenicale che avviene nel rito cattolico ma anche in quello ortodosso, luterano, anglicano. Il termine è di origine latina, missa, ma molti scrittori religiosi come Cipriano la chiamano eucarestia. All’origine nella nascita del cristianesimo avveniva in case private per ricordare e rievocare la ultima cena di Cristo con gli apostoli. Si facevano dei banchetti propiziatori, poi il rito si svolse nei regolari luoghi di culto preposti. Di solito la comunione avveniva nelle due specie del vino e del pane. Il concilio di Trento propose anche di fare delle messe in suffragio delle anime dei defunti e impose la divisione della messa in due parti, la liturgia della parola e la liturgia eucaristica. Ci sono in verità diverse preghiere eucaristiche come indicate nello stesso diritto canonico.

Esiste pure il rito bizantino simile a quello romano, solo con delle sfumature diverse. Cambiano magari i paramenti e i colori liturgici.

Un tempo le messe erano animate da canti realizzati con l’ausilio di organi a canne. Ora la musica è scomparsa o si usano canti moderni, assordanti.

Molti sono i cattolici che trascurano la messa per varie ragioni, molti mancano all’appuntamento domenicale presi da altri impegni e svaghi. Si preferisce la gita al mare alla messa considerata da molti giovani noiosa e inutile. Molti fuggono volutamente da questo impegno. Le persone latitano dalle messe, dai funerali, dai cimiteri avvolti sempre più dal degrado. I giovani alzano le spalle indifferenti o ironici verso i giovani che invece frequentano le chiese. Chi va a messa è giudicato bigotto. Nella messa ci sono solo anziani. Il rapporto con la fede si è raffreddato. Il numero dei fedeli nelle chiese ha toccato i minimi storici. La chiesa nonostante le apparenze sembra vivere un momento di black out totale, assoluto. Poche sono le vocazioni. La chiesa ha seri problemi nel raggiungere il cuore dei fedeli. Una onda maligna sembra aver distrutto le tradizioni, il rispetto. Non ci sono più nei paesi le feste in onore del patrono, si sono ridotte drasticamente. I giovani amano la spensieratezza, vivere il momento. Nessuno vuole impegnarsi nello studio delle scritture.

Ovviamente molti teologi si sono posti il problema. La gente evita la confessione, prevale la cremazione. Il discorso è complesso, merita una riflessione. La chiesa dovrebbe rinnovarsi, vivacizzare il rapporto con la gente martoriata da troppi dogmi e precetti.

Bisogna anche dire che se una persona si dichiara cattolica deve seguire certe norme e non fare di testa propria. Altre religioni si mostrano molto attaccate a certi principi.

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