OLEANDRO

La pianta di oleandro è tipo arbustivo e sempreverde del genere Nerium. E’ possibile trovarla lungo le strade e autostrade perché richiede poca cura e nei litorali, alle foce dei fiumi, nelle zone di lago. In montagna resiste fino ai mille metri. Predilige il clima temperato, i terreni umidi, sabbiosi. Ama il clima temperato caldo e si trova in Giappone  e nel bacino del Mediterraneo. Questa pianta di origini asiatiche si trova anche in Italia dove viene coltivata in modo intensivo per scopi prevalentemente ornamentali  ma può crescere pure spontanea formando la macchia mediterranea specie nelle zone lacustri e marine. In Sardegna forma una fitta vegetazione.

Ha caratteristiche ben precise, corteccia di colore grigio, rami verdi e glabri, cinque stami, semi con peluria, foglie lunghe e strette, fusto semi legnoso, fiori a forma di calice con colori intesi che vanno dal bianco, rosa, rosso carminio, rosso cardinale ecc. grandi, il calice è diviso in cinque lobi, la corolla divisa in cinque lobi. Le foglie sono velenose e tossiche. La fioritura si ha fra aprile e maggio e dura fino all’autunno, il frutto è allungato  e profumato. Esiste una varietà con fiore doppio frutto di innesti particolari.

La pianta detesta il freddo e le temperature troppo basse che possono ucciderla, resiste abbastanza alla siccità, anche se ama essere irrigata con frequenza, e trovarsi in luoghi assolati e riparati. Esiste la forma in vaso, a cespuglio o ad albero. Si adatta con facilità a climi diversi. La potatura è necessaria ma non vanno tolti i rami giovani e va fatta in autunno con taglio obliquo. Vanno evitati i ristagni di acqua. Può essere attaccata da ragni, funghi, parassiti, ragnetti rossi, cocciniglie. Si deve usare un potente insetticida.

La pianta è velenosa per il contenuto della oleadrina una sostanza tossica per gli uomini e  gli animali che è molto presente in fase di fioritura e nelle foglie giovani. Nei vivai si cerca di ridurre il veleno e si usano degli antidoti e dei farmaci contro la irritazione delle pelle che può causare il suo contato diretto oltre a nausea e bruciore e disturbi gastrici.

La pianta viene di recente anche essiccata per fare profumi, creme o altro. Purtroppo le nuove generazioni non sempre lo conoscono e molti giovanissimi ignorano la sua esistenza.

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