Il mondo sta cambiando alla velocità della luce, quello che un tempo era legge ora diventa illegale e viceversa. Stiamo attraverso un periodo denso di cambiamenti specie al livello sociale. Avanzano idee più pratiche, visioni più realistiche, impressioni diverse. Bisogna forse solo accettare la situazione pienamente. Il clima è cambiato anche a livello familiare dove si percepiscono spinte autonomiste.
Negli ultimi tempi va sempre più di moda fra i coniugi, sia giovani che di vecchia data, fare vacanze separate. Alcuni sostengono che in questo modo il rapporto viene rivitalizzato, ingentilito. La separazione temporanea ha i suoi meriti. Magari si fanno letture parallele di libri, di riviste, ci si tiene in contatto. Sembra la soluzione ideale per coppie stanche o in crisi.
Tuttavia esiste il rovescio della medaglia. Le tentazioni sono dietro l’angolo ed è facile specie d’estate conoscere altri soggetti e innamorarsi di loro. Le discoteche, i locali sono pieni di promesse, di insidie. Il problema sono i figli che soffrono poi per il distacco.
L’estata fra tende, sacchi a pelo, è piena di tentazioni. E’ facile conoscere qualcuno interessato. Non ci sono quindi sicurezze. Al compagno ufficiale si raccontano bugie, senza renderlo partecipe dei nostri maneggi. Si vive in clandestinità anche nel ritorno in città. Con lo stile, con la formula vacanze separate i seduttori hanno vita facile, non si lasciano intimidire e hanno una carriera di dongiovanni assicurata. Di solito alle domande del compagno/a si sorvola.
Dopo le vacanze separate la stabilità della coppia non è per niente garantita.
Il dramma colpisce soprattutto quelle persone single che si sono unite per avere compagnia e poi si ritrovano a dovere ancora una volta organizzare vacanze da soli. Allora perché si sono sposati, hanno convissuto? Per restare ancora una volta soli, come sempre.
Ester Eroli