PRETENDERE

Ci sono persone autorevoli, dirigenti, capi di azienda, responsabili di settore, che sono gentili, rispettosi dei subalterni, disponibili, sensibili. Di solito vengono incontro alle esigente del dipendente, firmano permessi, si mostrano cortesi, hanno atteggiamenti di grande umanità. Questi soggetti considerano i dipendenti delle persone con il loro carattere e la loro vita.

Esiste pure un’altra categoria di capi che hanno un atteggiamento diverso, più audace, meno sopportabile. Di solito sono eleganti e superbi e guardano gli altri come fossero persone scialbe e senza valore. Considerano gli altri dipendenti come persone di poco conto, senza spina dorsale, senza qualità. Criticano il loro operato con fare spaccone. Spesso in tono combattivo rimproverano. In certi casi arrivano all’insulto verbale, rabbioso, alle insinuazioni e il dipendente può solo tacere. Sul posto di lavoro il dipendente sa che è meglio lasciare correre per evitare ritorsioni e sgambetti. Molti dipendenti si intristiscono. Alcuni che si ribellano vengono dal dirigente confinati in ruoli secondari per punizione. In certi casi al dipendente non resta che rassegnarsi. Molti dipendenti vengono isolati, distaccati. A molti viene fatto pesare la propria inadeguatezza o negligenza. Molti sottoposti vengono accusati di svolgere lavori incompleti. I toni di rimprovero sono quasi sempre aspri e arcigni. Il dipendente si sente dire che è disordinato, impreparato, inaffidabile, ambiguo. Poi si scopre che il dirigente pretende, pretende tutto a puntino, pretende la tazza di caffè fumante sul tavolo al mattino, quando non dice neanche buongiorno e si chiude nello studio sbattendo la porta. Pretende lavori consegnati in anticipo, lavori extra. Accampa tutta una serie di pretese strane, fuori dell’ordinario che lasciano sconcertati. Il pretendere di certi capi è disarmante. Ogni giorno vogliono un altro lavoro.. Ogni giorno certi dirigenti si rivelano ambiziosi, collerici e autoritari. I dipendenti non strepitano, non dicono nulla abbassano gli occhi rassegnati, con l’animo triste. Il dipendente impara a conoscere il carattere del dirigente, intuisce i suoi stati d’animo e si adegua di conseguenza e cerca di mantenere tutto in equilibrio anche se certe volte è precario. I dirigenti giovani rampanti sono quelli più altezzosi, e le donne sono più spietate.

I capi dovrebbero imparare a capire gli altri a capirsi. In fondo siamo tutti essere umani.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.