REALIZZAZIONI

Ci sono persone la cui massima ispirazione semplicemente è quella di realizzarsi nella carriera, magari vogliono essere capi di azienda, di dipartimento. Proseguono imperterriti su questa strada dando il meglio di sé.   Si laureano, percorrono strade eccelse. I compagni/e possono attendere pazientemente il loro turno. Alla fine si sposano in tarda età facendo feste sontuose, brillanti, andando in viaggio di nozze in posti lontanissimi fuori della portata della gente comune. La loro carriera è ammirevole, la loro festa di nozze splendida. Sono persone di solito vissute nella bambagia, che hanno avuto madri permissive, padri in carriera. Hanno avuto una tipica educazione libera senza limiti. La loro giovinezza e adolescenza è passata fra svaghi, viaggi esotici, escursioni, avventure azzardate.

Dopo il matrimonio molti parenti, i genitori pensano che i loro figli abbiamo messo testa a posto, pensano fiduciosi che smettano di girare il mondo, già ampiamente visto, e si dedichino in modo giudizioso e collaborativo alla formazione e costituzione di una famiglia normale. Tutti sono convinti che vedranno i nipoti e attendono clementi.  Invece i giovani continuavo a viaggiare, dicono che si devono godere la vita, divertirsi e fanno sport estremi in totale sprezzo del pericolo, viaggi lunghi con slancio vitale senza calcolare i rischi concreti. Molti danno prova di avere fegato nonostante non siano più giovanissimi.. Si intravede il loro spirito girovago anche se hanno ormai più di quaranta anni. Non vogliono accollarsi il peso di una famiglia, trovare una balia per i figli. Alle domande insistenti di fratelli e familiari rispondono ironici e sprezzanti. Si lasciano tutto alle spalle e a natale invece di stare in famiglia vanno all’estero, si assentano, disertano le feste comandate. Non invitano mai i genitori a casa, evitano la presenza genitoriale per paura di prediche. Diventano inavvicinabili, cinici, crudeli. Il loro punto di vista è moderno. I genitori sono condannati a non vedere mai i nipoti. Magari nascono dopo la loro morte e sono tutti viziati in modo vistoso. Sono bambini superprotetti,  ma con genitori e in particolare padre assente perché impegnato assiduamente a fare carriera. La storia si ripete e i bambini crescono soli, complessati, con una notevole indipendenza affettiva. Le attenzioni nei loro confronti sono solo di tipo economico, quelle affettive sono occasionali. I bimbi crescono fondamentalmente nei nidi, con le tate. Non hanno una madre premurosa, ma una madre indipendente in carriera, affrancata. Se si fanno figli ci si limita a un figlio solo e se questi reclama una compagnia i genitori alzano le spalle. In questa commedia mondana devono conquistare nuove posizioni, visitare indisturbati nuove terre inesplorate.

Dopo le nozze ai genitori che chiedono un nipotino rispondono con un sarcasmo lapidario. I parenti che chiedono notizie di gravidanze sono degli importuni da mandare volentieri al diavolo. Il mondo è una torta che va assaporata tutta fetta per fetta, chi si intromette in questa goduria a trecento sessanta gradi da solo ai nervi. I giovani rispondono taglienti che la vita è la loro. Per gli anziani l’unica ancora di salvezza che rimane è la persuasione che ottiene però risultati ridicoli.

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