RETROSCENA

Nel romanzo Alla scoperta del nuovo mondo si ricostruisce la biografia di Cristoforo Colombo ma meno romanzata e più reale. Si parte dalla sua nascita a Genova in una famiglia normale fra fratelli e sorelle . Colombo era obbediente, servizievole, segue per il lavoro le orme paterne nel commercio della lana ma nel tempo libero si reca al molo e si intrattiene con i marinai, rivelando una inclinazione per la navigazione e per i viaggi ma per suo padre è troppo sognatore. Il primo viaggio su una nave lo fa a soli tredici anni per mettere a frutto le sue conoscenze cartografiche e di navigazione in alto mare. Deve convincere la sua famiglia che alla fine acconsente e lo saluta alla partenza. Sulla nave si rivela scrupoloso, attento e soprattutto non conosce stanchezza e fatica. Il suo scopo è quello di essere come Marco Polo figura che lo affascina da sempre. Dal primo viaggio riporta regali per la famiglia particolari e artigianali mostrando una attenzione per i costumi delle genti conosciute e delle terre visitate. E’ entusiasmato dalla regata di Venezia cui assiste divertito. Poi una volta grande partecipa ad altri viaggi che diventano anche più pericolosi per via dei pirati saraceni e delle tempeste. Molte spedizioni sono solo commerciali ma lui vi partecipa con slancio. La sua preparazione si rivela sorprendente, conosce le navi, le rotte, i comandanti ma soprattutto ama l’avventura verso l’ignoto. Compie molti viaggi ma pensa al viaggio dei suoi sogni quello verso le indie alla scoperta di nuove terre che lui sente che esistono. Intanto coinvolge i fratelli nel progetto del grande viaggio e consulta febbrilmente varie carte nautiche. Va alla ricerca di uno sponsor, di un re disposto a sovvenzionare l’impresa ma spesso torna a casa sfiduciato e perplesso. Ad aiutarlo subentra Isabella di Castiglia che crede in lui e lo stima. Dietro però ci sono uomini di scienza, economisti, prelati che avendo il senso degli affari pensano di arricchirsi con la conquista do nuovi porti e nuove terre. Il movente della spedizione da geografico, storico diventa a tutti gli effetti economico, anche politico. Gli stessi cattolici si rivelano avidi, corrotti. Colombo parte alla scoperta della America facendo i conti con il maltempo e la ribellione sistematica degli equipaggi che dopo mesi di navigazione sono esasperati e miscredenti sulla presenza di terre nuove. I marinai sono mal pagati, mal nutriti. All’arrivo i selvaggi abitanti del continente si mostrano ospitali ma vengono mal ripagati. Molti seguaci di Colombo saccheggiano, uccidono gli indigeni si appropriano di perle, oro, oggetti preziosi, tabacco. I fedelissimi di Colombo sono pochi, un pugno di uomini saggi e onesti che non hanno vita facile. Colombo al ritorno riceve molti onori e cosi decide di ripartire per altri viaggi esplorativi. La situazione però degenera, gli sfugge di mano. Aumentano i casi di corruzione e ladrocinio di sottrazione e spogliazione. Lo stesso Colombo viene coinvolto suo malgrado e viene ammanettato  e poi rilasciato. I suoi fratelli sono perseguitati, imprigionati per rapina, calunnia ecc. Gli indigeni vengono fatti schiavi. Nelle nuove terre sorgono presidi che comandano e devastano. Per Colombo ogni giorno c’è una amara sorpresa, la notizia di un sopruso, di un occultamento. La cupidigia spinge tutti i ceti sociali verso gli accaparramenti delle ricchezze trovate come oro e materie prime. E’ una corsa folle contro il tempo, contro i rivali. Ogni nazione vorrebbe la sua parte. La Spagna vuole accaparrarsi un ruolo in prima fila. La spinta economica si fa sempre più palese, non ci sono dietro ragioni umanitarie o scientifiche. I nemici di Colombo aumentano perché lui si mostra onesto. Fra gli indigeni scoppiano rivolte e disordini stanchi degli sfruttamenti. I mercanti arricchiti diventano tronfi e superbi. Mentre Colombo muore in patria lontano dai due figli, con poche persone amiche vicine il re sta organizzando le sue sontuose nozze.  Colombo poteva contare su pochi amici. Dopo la sua morte molti sfruttano le sue carte nautiche e i suoi appunti, i suoi giornali di bordo. La civiltà incontrata è progredita ma viene annientata per prendere e carpire pepite d’oro, vino di mais, cocco, rame, legno i suoi seguaci si rivelano feroci e crudeli. Molti indiani vengono uccisi, messi a  morte, giustiziati con varie scuse. L’intuito di Colombo la sua dignità non sono calcolati come la sua buona fede. Colombo non pensava che gli uomini fossero capaci di tanta perfidia per denaro. Si era fidato ciecamente di persone sbagliate. La politica, la sete di potere, l’economia hanno guastato i rapporti umani e sporcato una scoperta sensazionale. I figli di Colombo non possono fare nulla, sono orgogliosi del proprio padre ma non vedono tributare a lui gli onori che merita. La esplorazione dell’ignoto ha portato comunque morte, distruzione, lotta di classe, dolore. In ogni situazione pubblica c’è un retroscena particolare. Il movente economico è alla basse di molti azioni umane che vengono cosi vanificate, sporcate, annientate.

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