ROSELINA

Il vero nome di Roselina, era Rossolina, come dicono in Provenza dove era nata. La santa era nata  nel 1270 in Francia nel seno di una famiglia di nobili natali e ricca. Secondo alcune testimonianze storiche sua madre quando ancora era incinta di lei aveva sentito una voce che la rassicurava e le diceva che avrebbe partorito una figlia eccezionale che avrebbe fatto parlare di sé, una rosa senza spine, profumata e vivace. Questa testimonianza, come quella di molte altre che troviamo nella vita dei santi, dimostra come ci sia in effetti una sorta di predestinazione. Quando era piccola rubava in casa per dare ai poveri e sorpresa da padre mostrò un grembiule pieno di rose, mentre poco prima era pieno di soldi e oro. A lei si attribuiscono prodigi in tenera età. I poveri bussavano assiduamente alla sua porta e lei di nascosto dei genitori li soccorreva. Piccola iniziò il suo noviziato nella certosa di sant’Andrea poi dopo aver cambiato vari monasteri francesi si stabilì nel monastero di celle Roubaud

Divenuta priora dell’ordine certosino a lei si attribuiscono molti miracoli non solo in morte ma anche in vita. Nel monastero per pregare si era dimenticata di preparare la mensa per le consorelle e allora una schiera di angeli sopperirono alla mancanza. L’episodio è stato poi dipinto da un pittore famoso nella cappella dove sono conservate le sue reliquie. La sua vita fu austera dedita alla preghiera, alla carità, al digiuno, fatta di notti insonni e astinenze prolungate. Suo fratello grande benefattore, divenuto crociato e fatto prigioniero nell’isola di Rodi fu liberato da lei dalle catene con il solo pensiero e riportato a  casa. Fu suo fratello a far costruire la chiesa  a lei consacrata. Prima di moire volle tornare semplice religiosa per atto di umiltà. Morì il 17 gennaio del 1329. Fu sepolta senza cassa e senza iscrizione con il solo abito certosino. Si spanse in prossimità della sua tomba di marmo bianco un intenso profumo ad indicare la sua tomba. Fu seppellita nella certosa e la sua tomba fu subito meta di pellegrinaggi. Gli occhi vennero messi in un altro reliquiario. Dopo alcuni anni il suo corpo venne sottoposto a un trattamento conservativo per opera dell’italiano Neri Pietro, fu  mummificato e lo scheletro rinforzato con metallo e messo in una urna di cristallo. La certosa prima divenne sede estiva del vescovo del Frejus poi tenuta vinicola dove si produce il vino Roselina. la cappella delle reliquie è stata restaurata e arricchita nel 1975 di un mosaico che ricorda il miracolo del pasto degli angeli.

Roselina viene festeggiata a Tolone con grandi feste.

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