SCARZUOLA

La  Scarzuola è un complesso conventuale con giardini che si trova in Umbria in una zona rurale nella frazione del comune di Montegiove in provincia di Terni. Secondo le cronache medievali nel 1218 San Francesco si recò in questo posto e si costruì una capanna e un giaciglio fatto con una pianta palustre  detta scarza, di qui il nome, dove prima aveva piantato una rosa e un alloro. In questo luogo preciso sgorgò per miracolo una fontana.  Allora il santo qui fece erigere un convento di frati minori in stile duecentesco che includeva oltre la fonte miracolosa, una cappella affrescata. Il luogo spirituale era meta di pellegrini. Il convento sopravvisse fino al settecento.

Poi il territorio divenne proprietà assoluta dei conti di Marsciano che vi fecero costruire una chiesa e vi seppellirono i loro cari con le mogli. Ci sono sepolti più di novanta ,membri della famiglia tra cui l’ultimo erede Francesco di Marsciano morto nel 1820.

Nel 1957 Buzzi, celebre e noto architetto milanese, comprò la proprietà e accanto al convento fece erigere una sorta di città ideale in stile manieristico e settecentesco, con chiari riferimenti allusivi al linguaggio massonico e esoterico. L’opera rimasta incompiuta fu ultimata da suo nipote Marco Soleri. La città ideale con aspetti surreali è detta città buzziana. Gli edifici in  tufo sono decorati con elementi  in stile arabo e orientale. La scenografia teatrale segue l’esempio di altre ville come villa Adriana e villa d’Este a Tivoli. Ci sono ben sette scene teatrali simboliche. Il percorso simboleggia quello iniziatico della coscienza e della psiche. E’ una metafora della rinascita dell’anima che avviene seguendo un preciso percorso. I simboli, i riferimenti, le allusioni si ritrovano nell’intricato percorso sotto forma di frasi, motti, suggerimenti, citazioni con una sapiente mescolanza di sacro e profano.

Troviamo un maestoso anfiteatro, terrazzamenti, pergolati, statue come quella di Pegaso e di divinità greche e latine, di santi cristiani, scale, scaloni, prati verdi, vestiboli, un acropoli simbolo della apoteosi dell’anima nella fase finale, bassorilievi, figure mitologiche mostruose, gradinate, vasche di acqua, monumenti, figure geometriche, siepi, templi, osservatori astronomici, immagini volutamente sproporzionate per raffigurare l’orrido e il grottesco, quadri prospettici. , teatri, terme . Ci sono pure riferimenti astrologici.

Il luogo è visitabile tutti i giorni, ma occorre la prenotazione online. Una guida accompagnerà i visitatori per circa due ore in cui si svolge la visita. Si possono fare visite individuali o di gruppo. Spesso è lo stesso Marco Solari a fare da guida.

Il posto ospita di tanto in tanto mostre, eventi, manifestazioni, spettacoli teatrali.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.