Il sesamo, parola di origine sia araba che latina, è una pianta erbacea annuale che si trova in India, dove la siccità è utile, Africa dove esiste sia coltivata che selvatica , in Sicilia portata dagli Arabi, in estremo oriente, in Messico e nei paesi del sud America, in Grecia e Turchia dove si produce l’olio usato meglio al crudo con sale marino che ha un sapore gradevole, un colore giallo chiaro, ed è inodore e la farina di sesamo usata per il pane bianco e nero e la produzione di biscotti, grissini, creme , ricette varie, pasta. In Sicilia si fa il torrone con miele, zucchero, mandorle e agrumi. In Corea e in medio oriente molti piatti tipici usano la farina di sesamo. In Africa, dove il sesamo è simbolo di immortalità come in Giappone, il raccolto avviene a fine agosto con una normale mietitura, dopo i semi si essiccano al sole e si battono e poi sono puliti con dei crivelli. Molte sono le industrie di olio di sesamo.
Il sesamo dal sapore intenso ha foglie lunghe e fiori gialli, bianchi, blu o viola, semi oleosi piccoli di un grammo che possono essere neri o bianchi a seconda delle varietà che sono molte che sono di solito tostati e essiccati. il sesamo bianco viene essiccato. Il frutto è una capsula che rilascia da sola il frutto giunto a maturazione da qui il detto apriti sesamo.
Il sesamo poiché non ha glutine può essere utilizzato nella alimentazione dei celiaci. La presenza massiccia di proteine e l’uso prolungato possono causare allergie, gli stessi semi oleosi tostati possono generare allergie di vario tipo, molti casi se ne sono avuti in Australia dove il consumo era notevole.
Ester Eroli