Il simposio: il passato rivive

Il simposio il passato riviveIl passato per molti è una cosa lontana morta che non ha più valore, da accantonare, dimenticare. Per la maggior parte delle persone conta solo il presente. Tuttavia il passato può rivivere anche solo per un giorno, un omaggio a chi non c’è più, alle tradizioni che sono scomparse nel tempo e che hanno il loro fascino. Molte cose si sono evolute e noi siamo solo il risultato di simili evoluzioni. A Ladispoli, cittadina sul tirreno, che prese il nome dal principe Ladislao Odescalchi, a pochi km da Roma, che ha il titolo di città, ogni anno si svolge, nel mese di Agosto, la rievocazione storica del simposio. Il simposio in Grecia, dal termine greco che significa convivio, era una pratica conviviale che si concludeva con un lauto banchetto. Nelle polis greche, per interrompere la monotonia dei giorni di lavoro, si organizzavano feste seguendo regole ben precise. Le regole potevano anche essere trasgredite ogni tanto, per i trasgressori infatti c’era sempre una lieve penitenza. il simposio diveniva un vero e proprio intrattenimento, sia per le classi elevate che per il popolo, caratterizzato da danze anche acrobatiche di rara bellezza, da canti specie conviviali, da libagioni in onore di Bacco, di conversazioni, di giochi come enigmi e indovinelli, da spettacoli, da musica come il suono della lyra, della cetra, di piccoli tamburi. Durante il simposio avvenivano anche letture di poesie. I canti conviviali divennero poi un vero e proprio genere letterario. Al simposio non potevano accedere i bambini, solo donne giovani e danzatrici. Le libagioni in onore di Dioniso, erano accompagnate da invocazioni e inni al dio del vino e avvenivano in tazze ricche di raffigurazioni distribuite da veri coppieri. Il vino veniva servito con giaccio e anche mescolato con acqua. Questo modo di fare baldoria si trasmise oralmente e venne praticato poi dagli etruschi su imitazione dei greci. Dopo i primi spettacoli e incontri si svolgeva una specie di banchetto ricco di vivande in cui c’erano formaggio, olive, cibi piccanti e salti, frutta esotica e frutta fresca. Il simposio viene ricreato a Ladispoli, centro balneare, il dieci agosto prima del ferragosto. Un lungo corteo in abiti etruschi percorre il corso, raggiunge la piazza Rossellini, dedicata al regista, raggiunge via Odescalchi per raggiungere la pineta di palo laziale, dopo il castello Odescalchi, dove avviene il convivio, la cena a lume di fiaccole. La cena avviene nella zona dove nell’antico passato c’erano le ville di facoltosi romani ricchi. La spiaggia nera di Ladispoli ha un passato importante come mostrano i molti siti archeologici e le necropoli etrusche ritrovati. Nel mese di Agosto nella cittadina di mare vengono fatti anche i giochi d’acqua con luci colorate sull’esempio di quelli che si svolgono a Barcellona.

 

Ester Eroli

 

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