TARANTOLA

La tarantola altro non è che un ragno. Il nome forse di origini greche. A Taranto si diffuse questo nome in riferimento anche a una danza contro il male. Il suo veleno, a dispetto delle dicerie, è blando e non pericoloso. Si può trovare in varie parti del globo, come in Venezuela, cile, stati uniti dove si sono diffusi pure ragni giganti. Il colore può essere nero, marrone, blu cobalto, zebrato ecc. il corpo è diviso in due sezioni, la parte anteriore e l’addome che racchiude l’ano  Questo ragno dispone di otto occhi disposti su due file. Le femmine sono più longeve e più robuste. In America alcuni esemplari sono ricoperti di peli urticanti e amano marcare il territorio. Vivono nelle tane e la loro vista è scarsa, ma sentono le vibrazioni di cose e persone vicine. Le tarantole si nutrono di grilli, falene, topi, uccelli, insetti, granchi. Vivono pure sotto le rocce, nelle buche degli alberi, nei rifugi abbandonati di altri animali. Alcuni esemplari producono ragnatele. Per la riproduzione depongono le uova nascoste di solito nelle ragnatele  e la muta avviene ogni due anni in cui l’esoscheletro viene sostituito . I cuccioli vanno via dal nodo dopo la prima muta. La tarantola peggiore è quella Golia più insidiosa. Nel sud di Italia si trova solo la tarantola classica collocata pure nelle zone di montagna. Le tarantole crescono nell’arco di dieci anni. I maschi vivono di meno, per il corteggiamento tamburellano sulla tana e dopo l’accoppiamento sono costretti a fuggire per non essere mangiati vivi. Le uova sono curate dalla madre. Questi ragni amano le temperature medie, detestano l’umidità. Di solito sono silenziose e non danno cattivo odore.  Ci sono molte sottospecie di piccola taglia che vivono in zone lacustri o marine o tropicali. In Africa gli esemplari sono più pelosi. I ragni più velenosi si trovano in Cina, India, Birmania ecc. Ci sono alcuni tribù in Cambogia che si nutrono di questi ragni fritti o arrosto. La puntura di tarantola procura solo irritazione e prurito e non è mortale. Alcune razze sono in via di estinzione.

Negli ultimi tempi sono aumentati i casi di persone morse da ragni anche velenosi. Alcuni non li uccidono perché la tradizione vuole che portino fortuna e ucciderli porta invece sfortuna.

Il problema della presenza dei ragni è la scarsa igiene. Le donne lavorano e non puliscono a fondo come pure le donne delle pulizie prezzolate a ore. Nella sporcizia e nella polvere si annidano molte insidie anche ratti, scorpioni, blatte.

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