Taverna

In origine la taverna era un locale pubblico di infimo ordine, scarsamente illuminato, con arredi scadenti, squallido, fumoso, frequentato il più delle volte da gente volgare, di bassa lega. Spesso era una bottega in stile rustico che vendeva cibo, o dava ai clienti cibo e bevande e certe volte pure alloggio ai viandanti di passaggio, pellegrini, e viaggiatori per lavoro. il nome viene dal latino tabernae , e si riferisce a un negozio alimentare molto in voga fra i romani che permetteva di consumare in loco cibo e bevande, più raramente di alloggiare. Nel medioevo era spesso invece garantito il pernottamento per facilitare i pastori e agricoltori che si spostavano sulle antiche mulattiere e sentieri montani. le taverne in certi casi garantivano il ricovero pure del bestiame che si aveva al seguito.

Oggi molti locali sono adibiti a taverne per i clienti e turisti, e sono in stile rustico e spartano, fatti con semplici materiali dove si possono avere pasti completi, oltre che bevande di ogni tipo. Alcune sono aperte sono la sera.

Negli ultimi tempi nelle zone residenziali, nei centri abitati, nelle villette vanno di moda le taverne. I proprietari di case private realizzano all’interno o all’esterno delle abitazioni delle taverne arredate in modo grossolano, in legno per ospitare parenti e amici. alla fine ne è nata una vera e propria gara a chi crea la taverna più bella. si è arrivati ad avere taverne sontuose e raffinate che hanno perso il loro valore originario. Fra parenti la gara diventa stringente come una morsa, chi non ha la taverna è un povero diavolo, e si fanno  a trovare solo i parenti che possiedono una taverna dove ricrearsi e rifocillarsi. Nessuno resiste alla moda delle taverne e molti sono costretti a farla per non essere da meno.

 

Ester Eroli

 

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