UROFOBIA

Esiste una sindrome particolare che pochi conoscono detta anche paruresi, ossia urinazione difettosa,  che consiste nella impossibilità di una minzione nei bagni pubblici., detta anche sindrome della vescica timida nel gergo medico comune  Il soggetto teme il controllo degli altri e quindi non sopporta i bagni affollati, prova fastidio per la gente che entra nel luogo pubblico. Spesso tutto dipende dal numero della persone presenti. Si tratta di una ansia sociale anticipatoria, il paziente teme di non riuscire in tempi brevi, teme un blocco,  ha paura di impiegare molto tempo. All’inizio si crede di controllare il disturbo e ci si limita a bere poco.

La fobia ha risvolti sociali notevoli il soggetto affetto non può andare al ristorante, viaggiare, vedere musei, mostre, frequentare stadi ecc. spesso il blocco si verifica pure in casa in presenza di ospiti. Il soggetto prova ansia, vergogna, paura, rabbia. Le inibizioni nascono per mancanza di rilassatezza. La malattia è stata studiata negli anni duemila in tutte le sue sfumature e sfaccettature. Le cause sono molteplici, di natura anatomica, fisiologica, psicologica. Nella maggior parte dei casi occorre un trattamento piscologico e l’intervento del psicoterapeuta. Il recupero è lento e avviene per gradi. Il paziente collaborativo impara a gestire l’ansia e assume farmaci rilassanti. Di solito invece ognuno pensa di farcela da solo. Spesso il paziente autonomamente, senza consiglio medico, decide di rinunciare, di evitare le occasioni riducendo la vita sociale. Provvedimento drastico ma inutile che accentua ansia e disagio. Di solito per arginare questo comportamento la scienza propone un catetere. La terapia mira a togliere i disturbi di umore e i comportamenti compulsivi. Alla base come affermano i medici c’è un chiaro disturbo della personalità più accentuata negli uomini. Sono più gli uomini a soffrire di questa strana fobia. La paura di espletare i bisogni fisiologici e l’ansia di prestazione colpisce spesso anche bimbi e adolescenti. I bambini hanno paura del giudizio degli adulti, di essere osservati  e ascoltati mentre orinano, vorrebbero che fosse solo un fatto privato. Il blocco è causato da ormoni che danno impulso al tronco celebrale e ai muscoli che si irrigidiscono . Spesso la sindrome si accompagna con eccitazione emotiva, sudorazione, pressione alta. Nell’impatto emotivo si teme di essere messi in ridicolo dagli altri, forse perché si è avuto dei traumi in tal senso. Gli altri sono una minaccia e si adottano comportamenti protettivi. Per molti in certi casi l’unico sollievo è la fuga. Si cercano posti isolati per evitare il disagio che crea imbarazzo. Molti arrivano nei casi estremi ad avere paura di uscire di casa. Alla fine si frequentano solo certi luoghi e si evitano i contatti umani. Può essere un problema anche fare le analisi. Alcuni trattengono la urina ma si arriva ad infezioni infiammazioni, incontinenza, aumento di ansia. L’imbarazzo irragionevole può colpire pure le bambine in tenera età. Di solito sono bambini che si sentono sotto esame, giudicati, controllati a scuola a casa. Questa fobia sociale piò diventare cronica, e provocare seria angoscia per questo va arginata anche con un consulto da un urologo di fiducia. Se ben curata la sindrome scompare dopo soli sei mesi. I sintomi, descritti nei manuali specifici, sono tensione muscolare, rilassamento, vampate di calore, pensieri negativi, respiro affannoso.

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