Uscire di casa

Tutti ricordiamo con un sorriso sulle labbra il film americano in cui l’attore Jack  Lemon, interpretando la parte di un uomo deluso dalla vita in modo totale, imprecava dal balcone della propria casa contro i passanti, simbolo della società moderna frettolosa e indifferente. Dopo aver perso il lavoro, la fidanzata , dopo varie disavventure amare si era rinchiuso a casa trasformandola in una specie di bunker. Il mondo fuori lo spaventava e si tratteneva dall’uscire. Le delusioni cocenti, gli scippi, i tradimenti portano alla chiusura, alla voglia di non uscire più di casa.

Ai nostri giorni il copione del film comico si ripete alla perfezione. Anziani a cui sono stati scippati i soldi, donne tradite, bambini maltrattati, ragazze violentate, donne sfruttate, persone licenziate, giovani trascurati tendono a uscire più di casa, che diventa un rifugio sicuro. Da casa spiano il mondo fuori attraverso lo spioncino o la finestra o il balcone. I contatti diventano sporadici. Si sta seduti sulla poltrona tranquilli nella stanza magari inondata di luce. Ci si chiude dentro per rifiutare il mondo crudele che ci ha distrutto, ricattato, venduto. In alcuni casi c’è proprio la voglia di sparire di non farsi più vedere per rimuovere i ricordi dolorosi. In casa diminuiscono gli interessi, lo stato d’animo oscilla tra noia e apatia. Si manifesta la voglia di non far niente. Velocemente si arriva all’esaurimento nervoso. Non si ricorda più l’ultima volta in cui si è andati fuori. Si aspetta una svolta pazienti senza muovere un dito perché il mondo fuori spaventa con i suoi tentacoli. Si ha paura dell’indifferenza degli altri. Non si trovano ragioni valide per uscire dal torpore. Si dorme schiacciati dal peso della solitudine. Non ci si mostra agli altri per paura delle conseguenze. Non si capisce come gli altri possano uscire.

Bisognerebbe invece sforzarsi di uscire, per trovare una ragione di vita, di  divertimento. Ci sono infatti persone che dopo essere state mesi chiuse dentro sono uscite e proprio uscendo hanno trovato l’amico della vita o addirittura l’amore. Bisogna andare incontro alla vita non vivere contemplandola.

 

Ester Eroli

 

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