Vicino

In Italia e anche in certi posti all’estero c’è il vizio di costruire liberamente senza rispetto per la natura e per l’ambiente. L’urbanizzazione massiccia, incontrollata ha dato vita a interi quartieri di cemento che nulla hanno di umano, dove non ci sono zone verdi, spazi per bambini, anziani e animali, zone ricreative, dove mancano persino negozi di primaria importanza. Ci sono       quartieri tetri  dormitorio spettrali, squallidi costruiti con materiali scadenti, scoloriti dal tempo e dalle intemperie. Per costruire in modo massiccio ogni scusa era buona, e per fare delle costruzioni si sono  stati deviati fiumi, abbattuti ostacoli, eliminato alberi. I comuni si sono dati da fare, anche con varie trattative, per cementificare senza ritegno specie nel passato. Accordi hanno dato vita a centri commerciali, catene di alberghi. Non era una semplice coincidenza che vicino a un quartiere sorgesse un mostro di cemento denominato centro commerciale. La speculazione edilizia ha sopraffatto i centri urbani e rurali. Le zone periferiche hanno assistito allo scempio e sono sorti come funghi case per famiglie tristi e scure come carceri. Nessuno si è scomodato per opporsi. Le periferie sono tutto un susseguirsi di casermoni senza armonia, di palazzi alti e mal curati che sorgono fra erbacce e sporco. I palazzi lasciano indifferenti i politici e gli amministratori locali che non ci fanno caso.

La questione peggiore è senz’altro quella di costruire in prossimità del mare. Interi quartieri sono stati fatti quasi sul mare, in molti centri la popolazione si è trasferita sul mare. Vicino al mare sono stati fatti alberghi e strutture ricettive. La vicinanza del mare non è producente. Gli edifici vicino al mare si deteriorano di più e hanno bisogno di maggiore manutenzione. Le pareti si rovinano, gli infissi decadono. L’aria del mare, il  salsedine rovina le ringhiere dei balconi. E’ praticamente impossibile fermare questo degrado. Non ci sono accorgimenti e barriere che tengano. Con il tempo tutto decade e bisogna intervenire periodicamente in modo considerevole. La vicinanza stretta del mare è nociva anche in caso di maremoto, terremoto ecc.

Tuttavia si continua a costruire sul mare come niente fosse, senza dare tante spiegazioni.

 

Ester Eroli

 

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